N. 31 - 2019 4 agosto 2019
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Un giovane carabiniere pieno d’amore e animato da una fede profonda

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Monica Marangoni

L’eucaristia è la carica delle mie giornate

«Se non incontrassi Dio nella Comunione sarei già crollata da un pezzo», dice la conduttrice Rai, molto impegnata fra lavoro…

Matteo Bergamelli

Il giovane che incontra Gesù sulla strada

Percorre le antiche vie di pellegrinaggio e racconta la sua esperienza sui social: «È un modo di testimoniare la fede. Camminare…

Juri Nervo:

Nel caos della città abbiamo bisogno di oasi di silenzio

Educatore 43enne, nell’ex carcere di Torino “Le Nuove” ha dato vita a un luogo di preghiera aperto a tutti, dove è possibile…

Gallipoli

Uno scrigno di arte e fede popolare

Nella cittadina del Salento la cattedrale di Sant’Agata e le chiese del centro storico esprimono tutta la devozione per santi…

Ite, missa est di Chiara Amirante

Risorti con Cristo cerchiamo le cose del cielo

«Tante volte noi cristiani ci dimentichiamo che siamo chiamati alla gloria. Cristo già ha vinto ogni nostra tenebra, Cristo…

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Ite, missa est di Chiara Amirante

Risorti con Cristo cerchiamo le cose del cielo

«Tante volte noi cristiani ci dimentichiamo che siamo chiamati alla gloria. Cristo già ha vinto ogni nostra tenebra, Cristo già ha trasfigurato ogni nostra ferita, ogni nostra sofferenza»

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

Spesso, noi cristiani, ci fermiamo a un cristianesimo fatto di Getsemani e di Golgota e ci dimentichiamo che Gesù Via è entrato nel nostro Getsemani, è entrato nel nostro Golgota, ha percorso con noi questa terribile salita del Calvario, si è lasciato prostrare dal peso di ogni nostra croce, ma per darci la possibilità di vivere questa pienezza di vita nella gloria.

Io ricordo sempre ai ragazzi in comunità che questa non è una chiamata per quando moriremo, e allora dopo aver tanto, tanto, tanto sofferto finalmente avremo conquistato il paradiso. No, Dio è l’eterno Presente e Lui ci vuole felici ora, ci vuole risorti ora! Ci vuole donare questa pienezza della vita e della gloria in ogni istante. E questa è una grazia che abbiamo già ricevuto, perché questo grande miracolo è stato già compiuto. Cristo già ha vinto ogni nostra tenebra, Cristo già ha trasfigurato ogni nostra ferita, ogni nostra sofferenza. Cristo già ci ha donato la sua pace e ha vinto la nostra angoscia, Cristo già ha riempito ogni nostra solitudine, ha trasfigurato ogni nostra ferita di abbandono. È una grazia immensa che è lì, è a portata di mano, a noi la libertà e la responsabilità di accoglierla. Abbiamo un’eredità immensa di cui usufruire!

Ecco, allora perché questo fuoco resti vivo, perché questa grazia possa operare ogni giorno in noi, la parola di Dio ci dà questo suggerimento: «Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù», lasciatevi raggiungere da questo Amore, lasciatevi travolgere, stravolgere da quest’amore. Dobbiamo stare con i piedi piantati in terra sì, ma con il cuore e con l’anima in cielo. Contemplare, vivere nella contemplazione, vivere nella meraviglia.

E come facciamo? Dobbiamo custodire il cuore in preghiera per rimanere in comunione con il Risorto. Soltanto grazie alla preghiera del cuore possiamo custodire in ogni istante la bellezza di questa vita da risorti, possiamo vivere la bellezza di questa chiamata alla gloria, di questa vita da risorti con Cristo.
   

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

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