N. 32 - 2019 11 agosto 2019
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Curtatone

Il santuario dei madonnari

Il 14 e 15 agosto gli artisti che dipingono immagini sacre sull’asfalto si ritrovano nell’antico luogo mariano in provincia di Mantova famoso per le tante “grazie” qui concesse dalla Vergine da oltre 600 anni

Il raduno nazionale dei Madonnari si svolge ogni anno a Curtatone sul piazzale del santuario

 

È più grande raduno di madonnari al mondo. Ogni anno, per la festa dell’Assunzione di Maria, sul piazzale del santuario delle Grazie a Curtatone, in provincia di Mantova, si radunano fino a 150 artisti. Ne arrivano da tutt’Italia e persino dall’estero, qualcuno addirittura dalla Cina, dall’Australia e dal Messico. L’appuntamento torna anche quest’anno, il 14 e 15 agosto, per la 47ª edizione. Chini sull’asfalto e incuranti del caldo umido che in estate impasta l’aria della Pianura padana, i madonnari lavorano dal pomeriggio della vigilia (dopo che il vescovo ha impartito la benedizione dei gessetti) e proseguono per 24 ore, in modo da ultimare le loro opere entro le 18 del giorno dell’Assunta, quando la giuria premia le opere migliori, divise in tre categorie: madonnari semplici, madonnari qualificati, maestri madonnari. Il risultato è una miriade di immagini che trasformano il sagrato in una straordinaria galleria d’arte in stili differenti che onora la Madre di Dio. Opere affascinanti anche per la loro natura effimera, in quanto destinate a venire cancellate dal selciato nel giro di pochi giorni non appena il vento o la pioggia disperdono la polvere colorata. «Si può dire che il termine “madonnari” per indicare gli artisti che realizzano immagini sacre sulla pavimentazione delle strade con i gessi sia nato qui», spiega Marina Ferrari, presidente della Pro Loco, che con il Centro italiano madonnari e il Comune di Curtatone organizza l’evento. «La prima edizione dell’incontro dei madonnari», racconta Ferrari, «risale al 1973, quando l’iniziativa fu ideata per rivitalizzare la Fiera delle Grazie che si svolgeva a Curtatone dal 1425. Allora parteciparono solo 8 artisti, tra i pochissimi che, nel Sud Italia, ancora portavano avanti questa antica tradizione di arte di piazza. Possiamo dire di aver contribuito a far rinascere la tecnica del disegno a terra che oggi è praticata da molti artisti e si può ammirare nelle vie e nelle piazze di tante città». Oggi a Curtatone opera la Scuola comunale di arte madonnara “Flavio Sirio” e ogni anno il raduno attira oltre 150 mila visitatori. Anche Giovanni Paolo II, quando visitò Curtatone nel 1991, fu accolto da un enorme disegno opera di 15 madonnari.

Tradizione riscoperta

Le Grazie di Curtatone è il più importante luogo mariano della provincia di Mantova e attira pellegrini anche dalle zone limitrofe della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia. Edificato a partire dal 1399 su progetto di Bartolino da Novara in elegante stile tardogotico padano e consacrato il 15 agosto 1406, il santuario nasce come un ex voto di Francesco I Gonzaga, signore di Mantova, per la cessazione della peste. gli antichi manichini «Questo è sempre stato un luogo in cui i devoti affidano le loro preghiere e richieste alla Madonna», spiega don Giovanni Lucchi, da 9 anni rettore del santuario. Alle “grazie ricevute” è legata anche la particolarità artistica della basilica, la cui navata è caratterizzata da un impalcato in legno che conserva nelle sue nicchie una miriade di ex voto, alcuni dei quali assai singolari. Sono i i celebri “manichini”, antiche statue in legno, cartapesta e stoffa, donate da persone “graziate” che si sono fatte rappresentare nel momento dell’intervento soprannaturale che le ha salvate. Ecco così che si riconoscono, tra gli altri, il condannato ingiustamente all’impiccagione che sopravvive perché il cappio si strappa dopo aver invocato la Madonna e il guerriero scampato ai colpi del cannone per intercessione di Maria. Anche illustri visitatori del santuario (tra questi l’imperatore Carlo V d’Asburgo e il papa Pio II) sono rappresentati da altrettanti manichini.

Sostegno nella fede

Il santuario, in una bella posizione leggermente rialzata su un’ansa del fiume Mincio e circondato da canneti, è un riferimento per tanti fedeli anche oggi. «Ogni anno accogliamo 30 mila visitatori», dice il rettore. In confessionale c’è sempre almeno un prete disponibile, tra cui anche il vescovo emerito di Mantova e già segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Egidio Caporello, 88 anni, che ha scelto di abitare alle Grazie negli anni della “pensione”. «I pellegrini anche oggi si affidano a Maria e chiedono grazie materiali come una guarigione», spiega don Lucchi, «ma sempre più spesso anche grazie spirituali, come la conversione di un proprio caro o la consolazione nella fede». «Anche molti dei madonnari sono sostenuti da una motivazione di fede», assicura la presidente della Pro Loco. «La posizione in cui lavorano è in ginocchio: le loro opere sono una vera e propria preghiera che ogni anno offrono alla Vergine».

ORGANIZZARE LA VISITA

l santuario della Beata Vergine delle Grazie si trova a Curtatone (Mantova) nel Parco regionale del Mincio. Apertura (aprile-settembre): dalle 7.30 alle 12 e dalle 15 alle 19.30. Tel. 0376/34.90.02. Altre info su www.santuariodellegraziecurtatone.it.

L’EVENTO DEI MADONNARI

L’accesso al raduno nazionale dei madonnari è gratuito. Gli artisti iniziano a lavorare alle 18 del 14 agosto e terminano alle 18 del 15 agosto. Si veda www.comune.curtatone.mn.it

Testo di Paolo Rappellino

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