N. 33 - 18 agosto 2019 18 agosto 2019
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Ite, missa est di Chiara Amirante

Riceviamo il fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra

Chiediamo il dono dello Spirito Santo con la fede dei piccoli

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Ite, missa est di Chiara Amirante

Riceviamo il fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra

Chiediamo il dono dello Spirito Santo con la fede dei piccoli

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

Nel gennaio 1994 con i primi ragazzi accolti abbiamo fatto un’esperienza meravigliosa,in cui abbiamo capito che nascevamo come comunità grazie a una forte benedizione dello Spirito Santo.

Per nove giorni, abbiamo fatto un ritiro un po’ particolare, perché i ragazzi del gruppo erano persone piuttosto “speciali”. Per dirvene una, c’era un ragazzo in permesso premio dal carcere, che la notte ululava tipo lupo mannaro. C’era di tutto e di più, eppure è stato un ritiro bellissimo. Avevamo fatto in modo che i nove giorni finissero con la festa del battesimo di Gesù, con l’obiettivo di chiedere in quel giorno il dono dello Spirito Santo con la fede dei piccoli.

Quel giorno abbiamo fatto un’esperienza che mi ha totalmente ribaltato: nel momento stesso in cui abbiamo intonato un semplicissimo canto di invocazione allo Spirito Santo con tutto il cuore, abbiamo sperimentato la grazia della Pentecoste; ho avuto la sensazione fisica che il cielo si aprisse: infatti, scendeva una grazia e una potenza dall’alto per cui anche i cuori più duri si scioglievano. Ci siamo ritrovati tutti in lacrime di commozione, di gioia e di pentimento che solo Dio può suscitare. Siamo rimasti in cappella per la potenza della presenza e della forza di Dio dalle nove di mattina alle dieci di sera, con una mezz’oretta per il pranzo. Alla sera ho dovuto buttare fuori tutti perché ho pensato: «Qui mi entrano in un’overdose di preghiera!». Non volevano uscire, perché l’esperienza della presenza di Dio era stata talmente forte che ci aveva travolti come solo Lui sa fare. Poi c’è stata una pioggia di grazie e ci siamo trovati a parlare in lingue e non capivamo un granché. Abbiamo fatto la prima forte esperienza di essere «un cuor solo e un’anima sola» in Dio, investiti dalla potenza della grazia del Signore.

Questo primo gruppetto di persone che si è trovato stordito da questa esperienza indescrivibile, non immaginava che poi il Signore si sarebbe inventato tutto quello che si è inventato!

llustrazione di Emanuele Fucecchi

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