Nessuno è straniero di fronte a Dio, nessuno è escluso dalla sua misericordia
In questo periodo la liturgia ci invita a riflettere sul senso della nostra vita. E a capire che per camminare verso il Cielo…
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INSIEME di don Antonio Rizzolo
Nessuno è straniero di fronte a Dio, nessuno è escluso dalla sua misericordia
In questo periodo la liturgia ci invita a riflettere sul senso della nostra vita. E a capire che per camminare verso il Cielo servono soltanto la fede e l’amore
Cari amici lettori, abbiamo appena superato il culmine dell’estate, celebrando Maria Assunta in cielo, una solennità che si può definire la Pasqua estiva. La Vergine, infatti, ora nella gloria accanto a suo figlio, in anima e corpo, ci ricorda il nostro destino ultimo, la nostra Pasqua definitiva, cioè il passaggio da questa vita all’eternità. Un destino di gioia infinita a cui il Signore ci chiama, una pienezza di felicità che tocca tutta la nostra persona, compreso il nostro corpo. Che nell’ultimo giorno risorgerà. La Pasqua estiva è un’occasione per non lasciarci prendere dalla dissipazione che talvolta il tempo di vacanza porta con sé. Si tratta di lasciare un po’ di spazio alle cose dello spirito, alla riflessione sul senso della vita. Se il nostro destino è la felicità eterna con Dio e con i fratelli e le sorelle nell’umanità, dovremmo chiederci qual è la via per il Cielo. Come sappiamo, è Gesù stesso la via, lui che è anche la verità e la vita per ciascuno di noi. Dipende da noi, però, seguirlo in questo cammino. Ed ecco che la liturgia di questa domenica ci ricorda cos’è indispensabile per ripercorrere le sue orme. Non basta l’appartenenza alla Chiesa, così come non bastava, al tempo di Gesù, essere israeliti, membri del popolo eletto. L’episodio della donna cananea, all’apparenza così strano per l’atteggiamento antipatico e addirittura offensivo di Gesù, è illuminante. Si tratta di un racconto pedagogico, nel quale il Signore assume dapprima l’atteggiamento di chiusura nei confronti degli stranieri tipico di molti suoi correligionari, per concludere con un insegnamento di vita: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». Ecco cos’è indispensabile per seguire Gesù: la fede. Una fede che non si scoraggia di fronte agli apparenti silenzi di Dio, non si arrende di fronte agli ostacoli perché alimentata dall’amore. L’amore di una madre per la sua figlioletta. Per il Signore, e per noi suoi discepoli, nessuno è straniero, escluso dalla misericordia di Dio. La fede, cioè l’affidare la nostra vita al Signore con tutto il cuore, e l’amore verso l’altro, un figlio, un fratello, un amico, ma anche chiunque è debole, povero, bisognoso: ecco che cosa serve per camminare con Gesù verso la Pasqua eterna. Il Signore ci aiuti a considerare tutte le persone, di qualsiasi terra, fratelli e sorelle, amati dal Signore. Aumenti la nostra fede e ci ricolmi del suo amore e della sua tenerezza verso tutti.