N. 35 - 2018 2 settembre 2018
INSIEME di don Antonio Rizzolo

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Beatrice Fazi

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Don Marco Ricci

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Suor Alphonsine Yanogo

La suora che ripara motori e cuori

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Padre Pino Puglisi

Il prete che insegnava a chiedere per favore

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Grotte di Castro (Viterbo)

La Madonna che viene in mezzo a noi

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Ite, missa est di Emanuele Fant

Un pensiero e un saluto

La scoperta del senso è una folgorazione che è impossibile non voler comunicare. Per la prima volta nella mia vita un’esperienza…

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Grotte di Castro (Viterbo)

La Madonna che viene in mezzo a noi

Nella Festa del decennale la statua di Maria Addolorata, in una suggestiva cerimonia, “discende” dalla sua nicchia sopra l’altare e viene portata in processione

 La statua viene portata in processione

La basilica di Maria Santissima del Suffragio è gremita di fedeli: per far entrare tutti vengono rimossi panche e inginocchiatoi e persino le porte d’ingresso della chiesa. Il momento più emozionante è la “Discesa della Madonna” quando la statua della Vergine scende lentamente verso la folla avvolta da una pioggia di foglietti colorati fatti cadere come una nuvola. «Sembra che la Madre di Dio arrivi dalla gloria del Paradiso», commentano i presenti a bassa voce mentre altri ripetono le litanie: «Madonna del Suffragio, intercedi per noi». Nel borgo di Grotte di Castro, nel Viterbese, la Festa del decennale è uno degli eventi religiosi più attesi e in questi giorni c’è grande fermento perché il prossimo 8 settembre è fissato questo appuntamento speciale che si ripete solo una volta ogni 10 anni.

LA STATUA DEI MIRACOLI
Nel borgo abbarbicato sul bordo del cratere vulcanico che forma il lago di Bolsena, la devozione alla Madonna del Suffragio risale al 1616 quando per la Quaresima arrivò da Roma il padre cappuccino Angelo da Ronciglione, portando con sé una bella statua della Vergine. Il celebre predicatore, che sarebbe morto pochi anni dopo in fama di santità, attirò talmente tanta folla che diverse persone, per la calca, caddero nei dirupi. Ma nessuno si fece male. Un lieto fine che gli abitanti di Grotte interpretarono come segno della protezione soprannaturale dell’immagine mariana. Così la statua iniziò a essere venerata come Madonna dei miracoli e fu necessario nominare un cappellano che assistesse i numerosi pellegrini. Da lì (anche grazie alle ingenti offerte raccolte) il passo fu breve verso la fondazione del santuario, la cui fabbrica prese il via nel 1625 e si concluse nel 1672 con il completamento della cupola.

La cerimonia della «discesa della Madonna», che si tiene il 7 settembre, vigilia della festa della Natività di Maria, è invece di tradizione più recente e risale alla fine dell’Ottocento. Da allora il rito si è ripetuto circa ogni 15 anni fino a quando, nel 1972, a furor di popolo si decise che dal 1978 l’appuntamento sarebbe diventato decennale. E così è stato nel 1988, 1998 e 2008. Un’edizione straordinaria è stata invece organizzata nel 2016, per i 400 anni dall’arrivo dalla statua della Madonna a Grotte di Castro. «In quell’occasione», ricorda il parroco, don Tancredi Muccioli, «si tenne anche una rievocazione storica del trasporto della sacra immagine, su un carro trainato da buoi sul tracciato dell’antica via Cassia, come certamente avvenne nel 1616».

SCENDE MARIA
La suggestiva “discesa” della statua è possibile grazie a una macchina artigianale, una specie di scala mobile, azionata con sapienza dagli anziani del paese. «Un ruolo importante», specifica il parroco, «lo hanno le donne che con l’antica tecnica di tessitura chiamata torsello confezionano i preziosi paramenti che ricoprono la macchina». Contemporaneamente, dalla base della cupola, alcuni addetti lasciano cadere una pioggia di foglietti colorati: ciascuno riporta delle brevi preghiere e intercessioni, che i fedeli poi raccolgono come ricordo. Ma la Festa del decennale non finisce qui: dopo la “discesa”, la statua della Madonna resta esposta alla venerazione dei fedeli su un baldacchino allestito a lato dell’altare. Spiega don Tancredi: «L’8 settembre alle 17.30 si svolge poi la “Prima processione” con la statua portata nelle vie del centro storico. La “Seconda processione”, in programma il 16 settembre, arriva invece nella parte nuova del borgo. La “Terza processione”, la sera del 28 settembre, si conclude infine con il rientro in chiesa con la Vergine “di spalle”, già nella posizione che consente la sistemazione nella nicchia sopra l’altare dove rimarrà per altri dieci anni».

PER CRESCERE NELLA FEDE
La festa non è solo folclore. «Attraverso una devozione autentica a Maria si arriva Gesù», spiega don Muccioli. «Il messaggio del Decennale è che la Vergine è il mezzo per essere più uniti a Cristo. E chi ama Dio ama il prossimo e quindi saremo più uniti e la nostra comunità sarà più viva e accogliente».

Don Tancredi, 58 anni, guida la comunità di Grotte di Castro dal 2000 ed è anche rettore del santuario. Prima di lui era stato parroco in paese don Giosy Cento, il noto prete-cantautore. «La nostra è una comunità sana, l’attività principale è l’agricoltura, in particolare la produzione della patata Igp dell’Alto Viterbese», spiega don Muccioli. Certo, i problemi non mancano, primo tra tutti lo spopolamento dei giovani, molti dei quali, una volta terminati gli studi, trovano lavoro nelle grandi città e si trasferiscono. Eppure «la gente risponde alle iniziative, c’è molta carità», assicura il parroco. «Quando visito le case scopro che in tanti pregano regolarmente in famiglia. Su 2.700 abitanti, almeno 400 dicono abitualmente il Rosario, molti anche grazie alle trasmissioni di Tv2000. Il paese ha portato notevoli contributi alla vita religiosa: ha dato tra l’altro i natali al servo di Dio padre Gregorio Fioravanti, fondatore delle Suore Francescane missionarie del Sacro Cuore di Gemona, e anche oggi ci sono vocazioni, come quella sacerdotale di don Michele Contadini, classe 1992, di cui lo scorso marzo abbiamo festeggiato l’Ordinazione».

Da oltre 400 anni la Vergine del Suffragio protegge i suoi devoti. Con un occhio di riguardo agli abitanti di Grotte di Castro che tanto la amano.

ORGANIZZARE LA VISITA
La basilica santuario Maria Santissima del Suffragio si trova a Grotte di Castro (Viterbo). Si raggiunge percorrendo via del Santuario o via del Progresso. (quest’ultima solo a piedi). Per informazioni: contattare la parrocchia San Pietro Apostolo (tel. 0763/79.71.42).

ORARI E CELEBRAZIONI
La basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 19 (in inverno 18). Ogni martedì alle ore 16,30 (estivo 17,30) rosario e alle 17 (18 in estate) Santa Messa. Messa feriale anche il sabato alle 9. Messa festiva alle 11,45.

FESTA DEL DECENNALE
La festa 2018 inizia il 29 agosto con l’arrivo da Roma della fiaccola accesa all’Udienza del mercoledì di papa Francesco. Il 7 settembre alle 11 cerimonia della Discesa della Madonna. Alle 21 (in piazza San Giovanni) concerto di don Giosy Cento e Choir. L’8 settembre, in mattinata, solenne pontificale e, alle 17.30, “Prima processsione”. Conclusione della Festa del decennale la sera del 29 settembre con la “Terza processione”.

Testo di Paolo Rappellino - Immagini di Foto Burla

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