N. 35 - 2019 1 settembre 2019
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Bétharram (Francia)

La Vergine del Bel Ramo

Il nome curioso del santuario è legato a un’apparizione mariana. Affacciato sul Gave, lo stesso fiume che bagna Lourdes, era frequentato anche dalla famiglia di Bernadette

 Il convento dove furono fondati i Bétharramiti, affacciato sul corso del fiume Gave

Il nuovo e l’antico, il celeberrimo e quello un po’ dimenticato. C’è il medesimo turbolento fiume a unire le due località mariane più importanti del sud francese: è il Gave, che scorre davanti alla grotta di Lourdes e – 15 chilometri più a valle – passa sotto il ponte di Bétharram, lambendo il santuario della Vergine del Bel Ramo (questo significa bet-aram in dialetto locale).

Siamo sotto i Pirenei, la catena montuosa che separa Francia e Spagna, esattamente nella regione del Béarn che, insieme ai Paesi Baschi, forma il dipartimento dei Pirenei Atlantici. Oggi Bétharram è decentrata rispetto alle rotte di pellegrinaggio tradizionali e appare solitaria, ma per secoli l’importanza tra le due cittadine legate alla Madonna è stata esattamente invertita: fino a Ottocento inoltrato, infatti, la cappella di Bétharram fu una delle tre mète mariane più frequentate di Francia cui accorrevano potenti (Luigi XIII, Napoleone III), santi (Vincenzo de’ Paoli) e ovviamente comuni devoti. Tra i quali la stessa Bernadette: sappiamo che la famiglia Soubirous frequentava il santuario e quando avvennero le apparizioni la pastorella di Lourdes sgranava un modesto rosario acquistato proprio a Bétharram.

LUOGO DA RISCOPRIRE
Così ancora oggi vale la pena sottrarsi per qualche ora al brusìo dei bazar di Lourdes per scoprire questa chiesa appartata, dalla severa facciata in pietra grigia sovrastata da un tetto in ardesia scura ma, all’interno, illuminata da uno sfolgorante barocco popolare.

Per raggiungere il santuario di Nostra Signora di Bétharram bisogna dirigersi verso la cittadina di Lestelle, prima della quale si incontra la collina che – costringendo il fiume Gave a restringersi – nell’antichità aveva offerto il luogo adatto alla costruzione di un ponte. Qui i primi abitanti collocarono un’immagine della Vergine affinché custodisse i passanti nel pericoloso attraversamento, poi nel 1493 costruirono una cappella che già nel XV secolo era oggetto di pellegrinaggi incentivati da guarigioni prodigiose.Gli interventi di Maria riguardavano soprattutto persone salvate dalle acque del Gave; tra tutte le grazie se ne ricorda una in particolare, quella che ha dato il nome al santuario: un’anonima ragazza scivola nella corrente mentre raccoglie fiori, ma le appare una Donna che le porge il ramo a cui aggrapparsi e la salva. La Vergine del ponte di Lestelle diventa dunque la Madonna del Bel Ramo e con questo titolo viene venerata da allora in poi.

Incendiata nel 1569, quella prima cappella lascia spazio al santuario consacrato nel 1661 e al Calvario (il più antico di tutta Francia, ora parte del patrimonio artistico nazionale) che si arrampica sulla collina con 15 cappelle culminanti in tre croci a ricordo di un altro miracolo che Bétharram celebra ogni 14 settembre: nel 1616 una di esse, abbattuta da un temporale, fu vista rialzarsi da sola in un alone di luce. In origine la Via crucis, fatta costruire dal cappellano Hubert Charpentier, era animata da statue in legno dipinto a grandezza naturale (il Cristo flagellato è ancora conservato nel santuario), ma il «sacro monte» fu devastato ai tempi della Rivoluzione francese.

SAN MICHELE GARICOÏTS
L’impegno di “secondo ricostruttore” toccò a Michele Garicoïts, sacerdote basco e fondatore della congregazione dei preti del Sacro Cuore di Gesù, detti «Bétharramiti» proprio perché qui hanno la casa madre. Nato nel 1797 in una famiglia povera nel paesino montuoso di Ibarre dove tuttora si può visitare la casa natale, il giovane don Garicoïts era stato mandato a Bétharram nel 1828 per dirigere il seminario diocesano, la cui sede però venne presto spostata. Rimasto dunque «superiore di quattro mura», il sacerdote radunò un gruppo di predicatori e missionari come un «campo volante» pronto a tutte le chiamate del vescovo. Oggi i betharramiti sono circa 350 sparsi in America latina, Africa, Asia ed Europa (Italia compresa: hanno comunità in Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana) e si occupano di predicazione, educazione dei giovani, assistenza ai malati, pastorale parrocchiale. Michele Garicoïts (morto nel 1863 e proclamato santo nel 1947; le sue spoglie sono conservate in una cappella dietro l’altare) fece restaurare il Calvario e commissionò ad Alexandre Renoir, giovane fratello del grande pittore Auguste, la nuova statua della Madonna, quella che tuttora si venera a Bétharram: in marmo bianco, seduta col Bambino sulle ginocchia e una fronda ai piedi, la Vergine del Bel Ramo viene festeggiata con celebrazioni solenni ogni 28 luglio.

LUOGO DI PACE
Ma intanto era cresciuta la vicina Lourdes e anzi toccò proprio a padre Garicoïts, cui Bernadette venne mandata per un esame, certificare tra gli altri la verità delle apparizioni, incurante che la nuova devozione avrebbe tolto fedeli a Bétharram.

Oggi il santuario di Lestelle è visitato da 60 mila pellegrini all’anno. Dietro alla chiesa funziona l’Accueil Notre-Dame: 25 camere a disposizione di singoli o gruppi che vogliano passare un periodo di riflessione e spiritualità ma anche dei viandanti del Cammino di Santiago di Compostela, di cui qui passa una variante.

«L’antico santuario», ci spiega da Bétharram padre Pierre Grech, «è un luogo privilegiato per confessarsi e affidare alla Madonna le proprie intenzioni. Rispetto alla folla di pellegrini di Lourdes, a Bétharram i pellegrini trovano un ambiente raccolto e silenzioso che invita alla meditazione e alla pace».
   

ORGANIZZARE LA VISITA
Il santuario di Bétharram si trova nel sud-ovest della Francia, nel Comune di Lestelle-Bétharram, a 15 chilometri da Lourdes. Da qui si raggiunge in auto oppure con il bus (partenza dalla stazione di Lourdes, arrivo in 30 minuti).

ORARI E CONTATTI
Dal 15 aprile al 3 novembre il santuario è aperto dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 17 (18.30 nei mesi di luglio e agosto). Prenotazione visite e soggiorni: tel. 0033.06.4325.4804; www.betharram.fr.
   

Testo di Ilaria Beretta

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