Credere n. 37 - 14/09/2014
Il mondo ha grande bisogno della nostra testimonianza d’amore
Cari amici lettori, è difficile oggi essere cristiani. Soprattutto nei Paesi in cui i discepoli di Gesù sono perseguitati.
«Prego Perché mio figlio non sia morto invano»
A Credere, per la prima volta dalla morte del figlio, parla Diane Foley, la mamma del reporter americano ucciso in Siria…
Caro filippo, guidaci ancora da lassù
Un anno fa moriva Filippo Gagliardi, educatore trentenne dell’oratorio di Intra. Oggi i suoi ragazzi si affidano a lui, ricordandolo…
Non mi fermo per fedeltà al Vangelo
Il fondatore del gruppo Abele e di Libera dice: le minacce dei mafiosi «significano che in questi anni si è seminato in…
Giù le mani dalla famiglia tradizionale
Mario Adinolfi, giornalista ed ex parlamentare, in un suo recente libro offre il proprio punto di vista sui temi più scottanti…
La pace inizia dal rifiutare l’aborto
Mi dispiace, sarò ripetitiva, ma per me, finché non si riapre seriamente un discorso sull’aborto, tutti i discorsi sulla…
Don Luigi Ciotti
Non mi fermo per fedeltà al Vangelo
Il fondatore del gruppo Abele e di Libera dice: le minacce dei mafiosi «significano che in questi anni si è seminato in profondità. Si è lasciato il segno». E racconta a Credere la sua vocazione da prete di strada
Testo di Vittoria Prisciandaro
Il fondatore di Libera non si fa intimorire dalle minacce mafiose e continua la sua battaglia contro l'illegalità. L'intervista completa su Credere n. 37.