N. 37 - 2014 14 settembre 2014
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Il mondo ha grande bisogno della nostra testimonianza d’amore

Cari amici lettori, è difficile oggi essere cristiani. Soprattutto nei Paesi in cui i discepoli di Gesù sono perseguitati.

Diane Foley, la mamma del reporter americano ucciso in Siria

«Prego Perché mio figlio non sia morto invano»

A Credere, per la prima volta dalla morte del figlio, parla Diane Foley, la mamma del reporter americano ucciso in Siria…

Filippo Gagliardi

Caro filippo, guidaci ancora da lassù

Un anno fa moriva Filippo Gagliardi, educatore trentenne dell’oratorio di Intra. Oggi i suoi ragazzi si affidano a lui, ricordandolo…

Don Luigi Ciotti

Non mi fermo per fedeltà al Vangelo

Il fondatore del gruppo Abele e di Libera dice: le minacce dei mafiosi «significano che in questi anni si è seminato in…

Mario Adinolfi

Giù le mani dalla famiglia tradizionale

Mario Adinolfi, giornalista ed ex parlamentare, in un suo recente libro offre il proprio punto di vista sui temi più scottanti…

Ite, Missa est

La pace inizia dal rifiutare l’aborto

Mi dispiace, sarò ripetitiva, ma per me, finché non si riapre seriamente un discorso sull’aborto, tutti i discorsi sulla…

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Mario Adinolfi

Giù le mani dalla famiglia tradizionale

Mario Adinolfi, giornalista ed ex parlamentare, in un suo recente libro offre il proprio punto di vista sui temi più scottanti di questi giorni: dalle coppie di fatto all’adozione e allo scambio di provette

 

Mario Adinolfi, giornalista ed ex parlamentare del Pd.

Mario Adinolfi, giornalista ed ex parlamentare del Pd.

Non so se in Cielo facciano il casting, ma per il personaggio del cavaliere che viene da una terra ideologicamente lontana ad affiancare «le divisioni del Papa», come diceva Stalin, io avrei scelto un altro tipo. Che so, uno a cavallo, con una bella armatura. O almeno un serio e stimato professionista in abito gessato. Non uno separato, sovrappeso, giocatore di poker a livello internazionale, sposato a Las Vegas, un orso che va in giro in tuta e sembra “fregarsene” delle formalità.


Eppure, Dio deve essersi innamorato pazzamente di lui, perché questo tipo –  in apparenza completamente sbagliato per la parte – la sua parte invece la sta facendo benissimo, al contrario di tanti di noi, pur bravissimi negli esercizi di devozione.


Sì, perché Mario Adinolfi, ex parlamentare e tra i fondatori del Partito democratico, giornalista brillante, intelligenza affilata e grande cultura, ha fatto sua la missione di riportare il buon senso perduto nella politica e nell’informazione, e ha scritto Voglio la mamma, un libretto prezioso come il pane (e che come il pane va a ruba).


Un libro che demolisce diverse di quelle che chiamiamo conquiste del progresso, e che lui chiama falsi miti, che nelle ultime settimane – dallo “scambio di provette” alle adozioni delle “due mamme” – hanno riempito le pagine delle cronache. E, intanto, l’assemblea sinodale dei vescovi, incentrata  sulla famiglia, è ormai all’orizzonte. Basta dargli il “la” per singoli capitoli, e lui incalza...


Il matrimonio omosessuale


«Il matrimonio può essere solamente l’unione tra un uomo e una donna. Se dovessimo ammettere la rottura del principio, sacro per millenni, che il matrimonio è l’unione tra un uomo e una donna, perché limitarci a renderlo legale tra due uomini o due donne? Perché non in tre o in quattro? Perché non ogni unione stabile? E se due uomini possono sposarsi, ne deriva il pieno diritto a “formarsi una famiglia”. I precedenti ci dicono che il diritto a figliare forzando la natura sarà pienamente tutelato. E infine, la successione: se il vincolo matrimoniale non è più tra un uomo e una donna si potrà aggirare il diritto di successione consegnando, per esempio, il patrimonio a una persona che è più simpatica dell’ex marito o dell’ex moglie. La battaglia per il matrimonio è per i gay una bandiera, ma gli omosessuali non amano sposarsi. In Italia i registri delle unioni istituiti dai Comuni sono clamorosamente vuoti».

 

L’aborto


«L’aborto non è un diritto. Chi abortisce lo fa perché non vuole vedere turbato il proprio status quo, ed è il più estremo dei conservatori. Ogni anno, nel mondo, 44 milioni di bambini non nascono, perché vengono abortiti. È il 21% delle gravidanze, oltre 110 mila all’anno soltanto in Italia».

 

Il mito dell’omogenitorialità


«Due maschi o due femmine non possono essere genitori, poiché un figlio trae origine da un uomo e da una donna. Anche questa battaglia è soltanto “di bandiera”. In realtà, infatti, riguarda pochissime persone: si è a conoscenza soltanto di appena 110 bambini in famiglie con due padri o due madri».

 

L’eutanasia infantile


«Un orrore che si sta diffondendo: in Olanda c’è il limite minimo dell’età di dodici anni, in Belgio è stato rimosso anche quel limite».

 

Il trans non è una donna all’ennesima potenza


«Gli uomini sono uomini e le donne donne. Una parte consistente delle persone che cambia sesso ha come principale attività quella della prostituzione».

 

Pedofilia e sesso con i minori


«La condanna è quasi unanime, ma la legge su questo zoppica. Purtroppo, soltanto in Italia – medaglia d’argento mondiale quanto al numero di persone dedite al turismo sessuale di questo tipo – ci sono 15 associazioni mascherate da culturali, che in realtà agiscono a sostegno delle attività dei pedofili».

 

La legge 40


«La legge che vieta, fra le altre cose, la fecondazione eterologa è stata approvata da una maggioranza molto ampia e trasversale in Parlamento – a differenza della 194 sull’aborto –  ed è stata sottoposta a una raffica di referendum (la 194 a uno solo). Nonostante questo viene demolita a colpi di sentenze della magistratura».

 

Utero in affitto.


«Affittare uteri è una vergogna, provoca tantissime sofferenze nelle donne e nei bambini, e c’è un vero e proprio tariffario per questa attività».


Ora Mario Adinolfi, per fronteggiare la marea montante dell’informazione – sarebbe meglio dire della propaganda – che pare unanime nel denunciare la barbarie di chi crede ancora nella famiglia tradizionale, di chi si ostina a dire che i figli bisogna generarli alla vecchia maniera, lasciandoli alla madre che li partorisce, oppure adottarli se la madre non se ne può più fare carico, per fronteggiare insomma le imponenti e aggressive avanzate del nulla, ha persino deciso di fondare un giornale, e non un quindicinale, ma un quotidiano, un’impresa massacrante e costosissima. Alla mia domanda: «Ma, scusa, i fondi?», Mario risponde tranquillo che Qualcuno assicurerà lo stesso finanziamento stanziato ai gigli dei campi e agli uccelli del cielo, cioè esattamente tutto l’occorrente. Il quotidiano si chiamerà La Croce e vedrà la luce il 13 gennaio 2015. Non so perché questa data, ma per mia deformazione – controllo sempre il santo del giorno, se non lo ricordo – noto che è il giorno di sant’Ilario, dottore della Chiesa, fiero avversatore delle eresie.


Il suo dono – ha scritto Benedetto XVI – era «coniugare fortezza nella fede e mansuetudine nel rapporto interpersonale». Be’, Mario sotto la scorza dell’orso è una delle persone più simpatiche che conosco, e la sua fede, nonostante lui si affanni sempre a dichiarare di essere un peccatore, nonostante a Messa si sieda nelle ultime file, nonostante non abbia il look da parrocchia, è una delle più forti che abbia mai visto.

 

 

Testo di Costanza Miriano

 

Matrimonio omosessuale, aborto, eutanasia: la posizione e le risposte di Mario Adinolfi su Credere n. 37.

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