N. 37 - 2018 16 settembre 2018
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Gesù Cristo, il maestro, ci educa a una vita piena e davvero felice

Sono appena iniziate le scuole ed è una buona occasione per affidare al signore i nostri figli e nipoti, ma anche per rinnovare…

Don Raffaele Grimaldi

Noi angeli custodi dei detenuti

«Nelle carceri ci sono povertà, emerginazione e depressione», spiega l’ispettore generale dei cappellani penitenziari. «Tendiamo…

Palermo

Sui passi di padre Puglisi, dove il suo insegnamento è ancora vivo

Da Godrano a Brancaccio, passando per le scuole del centro di Palermo, siamo andati nei luoghi dove operò il prete ucciso…

Eremo di Ronzano

La casa del Papa, per ragazzi africani

Si chiama Casa Abba ed è un centro di accoglienza per minori stranieri richiedenti asilo, aperto nel monastero dei frati…

Don Giacomo Perego

Una domenica per lasciarsi cambiare dalla Parola

Parrocchie e gruppi si preparano a vivere la seconda edizione della Domenica della Parola, un’iniziativa lanciata lo scorso…

Monastero di San Magno a Fondi

Il porto di terra dello spirito

Luogo sacro antichissimo in provincia di Latina, bagnato dal sangue dei martiri e scrigno di preziose opere d’arte, dopo…

Trentino

Nell'antica chiesetta la fede è dolce

Santa Romina, nella valle del Vanoi, è uno dei beni più preziosi e interessanti del Trentino. In agosto pellegrini e abitanti…

Per una lettura completa...

INSIEME di don Antonio Rizzolo

Gesù Cristo, il maestro, ci educa a una vita piena e davvero felice

Sono appena iniziate le scuole ed è una buona occasione per affidare al signore i nostri figli e nipoti, ma anche per rinnovare il nostro impegno a testimoniare sempre la nostra fede

 

Cari amici lettori, in questi giorni molti dei nostri ragazzi hanno ripreso le lezioni scolastiche. È un’occasione importante per ricordare al Signore le giovani generazioni, pregando per i nostri figli e nipoti. E per riflettere sull’educazione, tema che i vescovi italiani hanno messo al centro della pastorale per il decennio 2010-2020.

Vale la pena rileggere il documento che ne parlava, prima che il decennio si concluda. Già il titolo era significativo: “Educare alla vita buona del Vangelo”. L’educazione, infatti, non è solo trasmettere nozioni o preparare alla vita sociale. Riguarda la persona nella sua totalità, riguarda il futuro, la felicità. Solo una vita buona è veramente piena, autentica, completa. E noi cristiani crediamo che Gesù Cristo sia la risposta per poterla realizzare. Come scrivono i vescovi, «educare alla vita buona del Vangelo significa, in primo luogo, farci discepoli del Signore Gesù, il Maestro che non cessa di educare a una umanità nuova e piena. Egli parla sempre all’intelligenza e scalda il cuore di coloro che si aprono a lui e accolgono la compagnia dei fratelli per fare esperienza della bellezza del Vangelo».

Purtroppo, spesso noi adulti siamo intrisi di pessimismo e amarezza, incapaci di dare fiducia, di trasmettere serenità e coraggio. Tutto sembra andare male e i mezzi di informazione ci comunicano continuamente storie di odio, ingiustizia e sopraffazione. Per non parlare degli scandali come la pedofilia, diffusi proprio da sacerdoti ed educatori.

Viene da chiedersi: che mondo stiamo consegnando ai nostri giovani? Non dobbiamo però scoraggiarci, ma reagire. Facendoci guidare da Gesù, l’unico e vero Maestro, lasciandoci istruire dal suo Vangelo. Per avere la forza di testimoniare sul serio la nostra fede nella vita di ogni giorno, di rinnovare il patto educativo tra genitori e insegnanti, di indicare non solo a parole i veri valori che rendono la vita bella, degna di essere vissuta. Nei giorni scorsi papa Francesco ha rivolto ai membri dell’Associazione italiana genitori queste parole: «Cari genitori, i figli sono il dono più prezioso che avete ricevuto. Sappiatelo custodire con impegno e generosità, lasciando ad essi la libertà necessaria per crescere e maturare come persone a loro volta capaci, un giorno, di aprirsi al dono della vita». E ha concluso: «L’attenzione con cui vigilate sui pericoli che insidiano la vita dei più piccoli non vi impedisca di guardare con fiducia al mondo, sapendo scegliere e indicare ai vostri figli le occasioni migliori di crescita umana, civile e cristiana».

Archivio

Vai