N. 4 - 2019 27 gennaio 2019
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Il dramma della tratta di persone richiede una vera conversione dei cuori

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Il dramma della tratta di persone richiede una vera conversione dei cuori

Sono stati appena pubblicati dal dicastero vaticano per lo sviluppo umano integrale due documenti che ci toccano da vicino. Al centro c’è il tema dello sfruttamento dei più deboli

 

Cari amici lettori, voglio segnalarvi due testi presentati nei giorni scorsi in Vaticano. Provengono dalla Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Il primo è il documento Orientamenti pastorali sulla tratta di persone. Il secondo si intitola Luci sulle strade della speranza e raccoglie gli insegnamenti di papa Francesco su migranti, rifugiati e tratta. Potete leggerli sul sito https://migrants-refugees.va/it. La raccolta degli insegnamenti del Papa è piuttosto corposa, segno che del tema si è occupato spesso. Anche se è solo una piccola parte del magistero di Francesco, che in meno di sei anni ha profuso una messe abbondante di documenti, discorsi, omelie, meditazioni. Tutto facilmente rintracciabile sul sito vatican.va. Anzi, consiglio sempre di leggere direttamente i testi originali e non limitarsi ai titoli dei giornali, della tv o dei vari siti internet. Si scoprirà allora che il Papa mette sempre al centro dei suoi interventi Gesù Cristo e il suo Vangelo.

I due documenti della Sezione migranti e rifugiati sono di estrema attualità, specialmente dopo la recente tragedia in cui hanno perso la vita nel Mediterraneo più di cento persone, tra uomini, donne e bambini. Come cristiani non possiamo restare indifferenti. Non è qui il caso di entrare in disquisizioni politiche, anche se è evidente che queste morti rappresentano un fallimento per tutti i Governi europei. La realtà dell’immigrazione, poi, va distinta dalla tratta di esseri umani, anche se sono due realtà spesso correlate. La tratta si manifesta in molti modi e situazioni, spiega il documento: «sfruttamento sessuale, matrimonio forzato, schiavitù, servitù, accattonaggio forzato, traffico di organi, sfruttamento riproduttivo e altre forme di abuso e sfruttamento». È una realtà che «tocca le persone più vulnerabili della società: le donne e le ragazze, i bambini e le bambine, i disabili, i più poveri, chi proviene da situazioni di disgregazione familiare e sociale». Ma noi, che cosa possiamo fare? Gli orientamenti danno diverse indicazioni concrete. Una mi ha colpito in particolare: «Se uomini, donne e bambini diventano vittime di tratta è sostanzialmente perché vi è una forte domanda, che rende redditizio il loro sfruttamento... Chi genera la domanda condivide personalmente la responsabilità dell’impatto distruttivo del suo comportamento su altri esseri umani». Come ha detto papa Francesco, la causa principale è «l’egoismo senza scrupoli di tante persone ipocrite del nostro mondo. Certo, arrestare i trafficanti è un dovere di giustizia. Ma la vera soluzione è la conversione dei cuori, il taglio della domanda per prosciugare il mercato».

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