N. 41 - 2016 9 ottobre 2016
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Comunicare speranza e fiducia per far arrivare a tutti la “buona notizia”

È stato annunciato il tema per la prossima giornata mondiale delle comunicazioni sociali, in grande sintonia con lo spirito…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Comunicare speranza e fiducia per far arrivare a tutti la “buona notizia”

È stato annunciato il tema per la prossima giornata mondiale delle comunicazioni sociali, in grande sintonia con lo spirito della nostra rivista

 

Cari amici lettori, il Papa ha annunciato il tema della prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà nel 2017: «“Non temere, perché io sono con te” (Isaia 43,5). Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo». In quanto paolino, appartenente a una congregazione religiosa nata con lo scopo di annunciare il Vangelo nel mondo della comunicazione, sono particolarmente coinvolto da questa Giornata, l’unica espressamente voluta dal concilio Vaticano II. Il tema, poi, corrisponde allo spirito della nostra rivista. Lo mette bene in rilievo un comunicato della Segreteria per la comunicazione del Vaticano: «È un invito a raccontare la storia del mondo e le storie degli uomini e delle donne secondo la logica della “buona notizia”, che ricorda che Dio mai rinuncia a essere Padre, in nessuna situazione e rispetto a ogni uomo. Impariamo a comunicare fiducia e speranza per la storia». È quello che cerchiamo di fare anche noi ogni settimana, raccontando storie positive, di bene, dove la gioia della fede permette di affrontare anche situazioni difficili e persino drammatiche. Ne sono un esempio, in questo numero, le testimonianze di Marcello Candia, l’imprenditore che donò tutto per i lebbrosi del Brasile, e di padre Giuseppe Ambrosoli, il missionario che si è consumato per i suoi malati in Uganda. D’altra parte, è proprio questo il Vangelo, la “buona notizia” che noi cristiani abbiamo accolto e che vogliamo comunicare a tutti. Come si legge ancora nel comunicato della Segreteria vaticana, «chi vive unito a Cristo... in ogni avvenimento cerca di scoprire cosa succede tra Dio e l’umanità, per riconoscere come egli stesso, attraverso lo scenario drammatico di questo mondo, stia scrivendo la storia di salvezza».

Mi piace molto anche la citazione biblica di Isaia presente nel tema della Giornata: «Non temere, perché io sono con te». È un invito alla speranza e alla fiducia, nonostante tutto, perché Dio è presente anche nelle tenebre e nei drammi di questo mondo. E mi richiama una frase che il beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia paolina, udì in sogno e che oggi si trova scritta in ogni cappella paolina: «Non temete, io sono con voi; di qui voglio illuminare; abbiate un cuore penitente». Per noi Paolini è il segno della fiducia che Dio ci ha accordato, nonostante le nostre fragilità. Una fiducia che dobbiamo ricambiare, portando a tutti la luce del Vangelo con il nostro apostolato. In realtà, come ci ricorda il tema scelto dal Papa, vale per tutti noi cristiani: portare a tutti la buona notizia del Vangelo, trasmettendo quella stessa fiducia che Dio ha riposto in noi e di cui oggi c’è grande bisogno.

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