N. 43 - 2016 23 ottobre 2016
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Siamo tutti missionari del Vangelo per portare al mondo la misericordia del Padre

Due eventi segnano questo ottobre missionario: la giornata mondiale e il giubileo delle missioni. Un invito a pregare e soprattutto…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Siamo tutti missionari del Vangelo per portare al mondo la misericordia del Padre

Due eventi segnano questo ottobre missionario: la giornata mondiale e il giubileo delle missioni. Un invito a pregare e soprattutto a testimoniare con la vita l’amore di Dio

 

Cari amici lettori, in questo mese di ottobre la Chiesa celebra in due occasioni il suo essere missionaria: domenica 23 con la Giornata mondiale, di cui ricorre il novantesimo anniversario, e domenica 30 ottobre con il Giubileo della missione. È Gesù stesso il «missionario» del Padre, da lui mandato per la salvezza dell’umanità. Egli, a sua volta, ha mandato noi cristiani, guidati dagli apostoli e dai loro successori (apostolo significa mandato, cioè missionario), ad annunciare a tutti la buona notizia del Vangelo. Ognuno di noi, dunque, con le parole e con le azioni è missionario del Padre in famiglia, a scuola, nei luoghi di lavoro.

Ci sono però anche persone e gruppi chiamati a portare il Vangelo in terre lontane, dove grandi sono i bisogni materiali, ma altrettanto grandi quelli di una parola di amore e di pace. Su Credere parliamo spesso di queste persone, impegnate nella cosiddetta missio ad gentes, cioè alle genti, a tutti i popoli che non conoscono Cristo. Anche in questo numero e nel prossimo presentiamo alcune figure rappresentative, come padre Giovanni Fausti, che sarà beatificato il 5 novembre, e Antonio Baccassino, che dal baratro del carcere è finito volontario in Iraq. C’è però un un filo rosso che accompagna tutti costoro. E deve accompagnare anche ciascuno di noi nella nostra missione quotidiana di testimoni di Cristo: la misericordia, al centro di questo Giubileo straordinario. Lo ha spiegato bene il Papa nel messaggio per la Giornata missionaria, che vi invito a rileggere per intero. In fondo, scrive Francesco, la missione ad gentes è «una grande, immensa opera di misericordia sia spirituale che materiale». Questo è infatti il cuore della missione della Chiesa: prendersi cura di quanti non conoscono il Vangelo, perché tutti siano salvi e giungano a fare esperienza dell’amore del Signore. La missione, quindi, consiste nell’«annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, e proclamarla in ogni angolo della terra, fino a raggiungere ogni donna, uomo, anziano, giovane e bambino».

Cari amici, rinnoviamo la nostra fede nel Signore, il nostro amore per lui. La gioia, la consolazione, la pace che egli ci dona, nonostante i problemi della vita, sono la spinta giusta per essere missionari ogni giorno e sostenere, soprattutto con la preghiera, chi annuncia il Vangelo ai popoli lontani. Questo è tanto più necessario oggi. Come scrive Francesco nel suo messaggio, in un mondo «pieno di ingiustizie, guerre, crisi umanitarie», i missionari «sanno per esperienza che il Vangelo del perdono e della misericordia può portare gioia e riconciliazione, giustizia e pace».

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