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INSIEME di don Antonio Rizzolo
Con Maria viviamo il tempo di Avvento accogliendo Cristo nei fratelli
In questo periodo forte dell’anno liturgico ci accompagna la Vergine, ricordandoci che al centro della vita cristiana c’è il Signore Gesù, che chiede di essere da noi accolto e testimoniato
Cari amici lettori, siamo all’inizio di un nuovo anno liturgico, che esordisce con il tempo di Avvento (per i fedeli di Rito ambrosiano è partito già da due settimane). È un momento importante per la nostra vita cristiana e vale la pena viverlo intensamente. È vero, siamo sempre più distratti dalle offerte della cultura consumistica in cui siamo immersi: è già da un mese che i negozi si sono addobbati a festa in vista del Natale per spingerci a incrementare gli acquisti. Ma proprio per questo è ancora più utile dedicare del tempo a noi stessi, ai nostri cari e alla nostra fede. Per questo vi offriamo una serie di dossier per approfondire il senso dell’Avvento.
In queste poche righe vorrei soffermarmi su una caratteristica spesso dimenticata di questo tempo liturgico. Come ricorda il mio confratello don Carlo Cibien nel dossier di questo numero, c’è uno stretto legame tra la Vergine Maria e l’Avvento. Lo affermava con chiarezza san Paolo VI nella Marialis cultus: «La liturgia dell’Avvento… deve essere considerata come un tempo particolarmente adatto per il culto alla Madre del Signore» (n. 4). Certo, la devozione popolare ha eletto come periodo privilegiato i mesi di maggio e ottobre. Eppure è giusto riscoprire l’Avvento come tempo mariano per eccellenza e chiedere l’intercessione della Vergine per andare con lei incontro al Signore e accoglierlo davvero nella nostra vita. Lo scrive bene ancora Montini: «I fedeli, che vivono con la Liturgia lo spirito dell’Avvento, considerando l’ineffabile amore con cui la Vergine Madre attese il Figlio, sono invitati ad assumerla come modello e a prepararsi per andare incontro al Salvatore che viene, vigilanti nella preghiera, esultanti nella sua lode» (Marialis cultus n. 4).
La stessa parola “avvento” significa “venuta”. Il Signore è venuto nella pienezza dei tempi, incarnandosi nel seno della Vergine e diventando uomo. Il Signore verrà alla fine dei tempi, nella parousia (parola greca che significa anch’essa “venuta”). Ma il Signore viene ogni giorno. Come dice la liturgia, «ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno». Ecco, Maria ci è di esempio e di guida, lei che con il suo sì ha dato inizio alla redenzione, lei che ha portato in grembo il Figlio di Dio, lei che lo ha dato alla luce donandolo all’intera umanità. Maria è modello di disponibilità, accoglienza, donazione. E ci ricorda che il centro della vita cristiana è il Signore Gesù Cristo, il quale chiede di essere da noi accolto, amato, testimoniato. Riconoscendo la sua presenza in ciascuno dei nostri fratelli.