N. 51 - 2018 23 dicembre 2018
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Marcello D’Agata

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Matera

Il presepe prende vita nei Sassi

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Matera

Il presepe prende vita nei Sassi

È uno scenario straordinario, tanto simile alla Betlemme di 2000 anni fa, quello che fa da sfondo alla sacra rappresentazione della nascita di Gesù che va in scena tra le case rupestri della Capitale europea della cultura

 Una panoramica di Matera

Suggestioni paesaggistiche e spiritualità accompagneranno il visitatore su un palco naturale per un percorso di fede e bellezza mozzafiato. Ritorna, per la nona edizione, il Presepe vivente nei Sassi di Matera, una rappresentazione sacra teatrale ambientata nella Capitale europea della cultura 2019. La rappresentazione si svolge tra il centro storico e il Sasso Barisano, un luogo che già da solo proietta il visitatore in un ambiente tanto simile alla Betlemme di 2.000 anni fa. Non a caso qui sono stati girati alcuni dei film più celebri dedicati alla vita di Gesù: da Il Vangelo secondo Matteo di Pierpaolo Pasolini (1964) a The Passion di Mel Gibson (2004). I celeberrimi Sassi sono antichi quartieri di Matera interamente costruiti con case rupestri, ricavate nelle numerose grotte che si aprono nella roccia e che dal 1993 sono tutelate dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità.

NEI PANNI DI SAN GIUSEPPE
In occasione del debutto del Presepe vivente, che è in scena dallo scorso 7 dicembre, l’attore e regista lucano Erminio Truncellito, che quest’anno interpreta san Giuseppe, affida a Credere una riflessione profonda sull’amore e sulla santità del padre putativo di Gesù. «Questo ruolo ha una bellezza particolare perché è diverso da tutti gli altri e da marito e padre avverto un’emozione particolare», dice Truncellito. «San Giuseppe è esempio dell’uomo per eccellenza, che ha saputo amare con cuore pulito e puro, che ha accettato un destino non suo facendolo proprio, fino ad annullarsi come uomo in un sacrificio d’amore, nel quale risiede la sua santità. Ho cercato di dare spazio a una voce che ha operato nell’umiltà, che ha amato una donna fino ad accettare un figlio non suo. San Giuseppe è uno di quei personaggi che ti restano dentro e ti mettono in contatto con il divino, con la spiritualità e ti aiutano a riflettere. Per me, che sono credente e ho fede in Dio, il più grande regista della nostra vita, è un onore interpretare questo personaggio», conclude l’attore.

SEI SCENE EMOZIONANTI
Il Presepe vivente nei Sassi di Matera, organizzato dall’associazione culturale Matera Convention Bureau, ha la particolarità di essere una vera e propria rappresentazione sacra teatrale, animata da attori professionisti. Alcuni accompagnatori introducono invece i visitatori alle varie scene del presepe. I brevi percorsi che separano le varie scene sono pensati per dar modo al visitatore di riflettere, vivendo personali momenti di introspezione e preghiera. Sei le scene riprodotte: l’Annunciazione, il Mercato e gli antichi mestieri, la Visitazione, il Sinedrio, la Corte di Erode, la Natività. Ciascuna è ambientata in angoli di Matera difficilmente fruibili in altri periodi e in genere chiusi al pubblico.

La regia della rappresentazione sacra teatrale è firmata da Gianpiero Francese, che ci svela le scelte di alcune particolari cifre narrative del presepe: «Questa regia è fonte di grande emozione per me. Ho cercato di superare il concetto classico di presepe vivente, per dar vita a un percorso narrativo, con 15 attori professionisti, 2 danzatori e 50 figuranti, per consentire al visitatore quasi di sfogliare le pagine di questa bellissima storia che è la nascita di Gesù».

Il visitatore si può perdere nell’incanto dei Sassi in compagnia di una guida, entrare in una chiesa o in altri luoghi caratteristici e trovare una sorpresa legata alla narrazione in forma teatrale di uno dei passi più belli del Vangelo. «In primo piano, ovviamente, la Natività, con un san Giuseppe di grande spessore, protagonista della scena, con dialoghi molto intensi: una scelta stilistica che ho voluto per dare caratterizzazione a un personaggio che spesso passa in secondo piano».

«La mia tappa narrativa preferita però», svela il regista, «è la Visitazione: mi emoziona l’incontro di queste due donne, Maria ed Elisabetta, che daranno alla luce due grandi protagonisti di un pezzo di storia così importante».

COME 2000 ANNI FA
Gli organizzatori spiegano che il progetto segue tre percorsi di approfondimento: quello storico, quello biblico-esegetico e quello dottrinale. Gli allestimenti scenografici, i costumi, i personaggi, le abitudini, i rituali: ogni singolo aspetto della sacra rappresentazione vuole evocare la vita quotidiana della Giudea di 2.000 anni fa. «Le rappresentazioni sceniche si basano sulla fedeltà ai testi sacri e i dialoghi, curati nei minimi dettagli, sono espressione dell’attuale interpretazione critica delle Sacre Scritture, secondo quanto indicato dalla Chiesa cattolica».

La scorsa edizione del Presepe vivente nei Sassi ha fatto registrare un afflusso turistico in città di circa 30 mila persone. Oltre al presepe vivente, la proposta natalizia di Matera Convention Bureau contempla anche la seconda edizione della Mostra nazionale dei presepi d’Italia, che unisce le produzioni di artigianato artistico provenienti da tutto il Paese (quest’anno va in scena l’arte presepiale napoletana) ed il Presepe di ghiaccio più grande del mondo, venti metri quadrati di sculture ghiacciate, opera dell’artista marchigiano Francesco Falasconi.
  

ORGANIZZARE LA VISITA
Le prossime date della nona edizione del Presepe vivente di Matera sono: 22, 23, 28, 29 e 30 dicembre 2018 e 4, 5, 6 gennaio 2019, dalle ore 13 alle ore 20. Il percorso dura circa 90 minuti. La visita è suddivisa in fasce orarie, riservate a tre tipologie di visitatori: individuali, gruppi e residenti. Per ciascuna di queste categorie si prenota e acquista il biglietto su www.presepematera.it. Prezzo unico di 8 euro. In treno si arriva a Matera con la linea delle Ferrovie appulo lucane (www.fal-srl.it) che parte dalla stazione di Bari. In bus, con Italobus (www.italotreno.it), dalla stazione di Salerno.

MOSTRA DI PRESEPI
La Mostra dei presepi d’Italia (arte presepiale napoletana e presepe di ghiaccio più grande del mondo) è aperta dal 7 dicembre al 6 gennaio (a esclusione del 25 dicembre e 1° gennaio) dalle 10 alle 21 (24 e 31 dicembre aperto solo la mattina fino alle 13). Il prezzo del biglietto è di 5 euro per le due mostre. Per i bambini fino a 10 anni, l’ingresso è gratuito per tutti gli eventi.
 

Testo di Flavia Squarcio

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