N. 52 - 2018 30 dicembre 2018
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Pace a questa casa! La nostra vita sia sempre a servizio del bene e della giustizia

Facciamo nostro l’augurio con il quale papa Francesco apre il suo messaggio per il 1° gennaio. Sia davvero per tutti voi,…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Pace a questa casa! La nostra vita sia sempre a servizio del bene e della giustizia

Facciamo  nostro l’augurio con il quale papa Francesco apre il suo messaggio per il 1° gennaio. Sia davvero per tutti voi, cari amici lettori, un anno sereno, pieno di speranza e di buoni frutti

 

Cari amici lettori, auguri di buon anno a tutti voi. Mentre il 2018 volge al termine, si sta per aprire una nuova serie di 12 mesi da vivere con serenità e fiducia, animati da una rinnovata speranza di bene. Accompagnati ogni settimana dalla nostra rivista e dalle tante storie positive di fede e di amore che propone. Questo è il messaggio che vogliamo ancora una volta lanciarvi: non scoraggiamoci ma, sull’esempio di tante persone buone e generose, riprendiamo ogni giorno il nostro cammino di vita cristiana, diventando testimoni di pace e di amore verso tutti.

È stata una bella idea quella di san Paolo VI, che nel 1967 ha scelto il 1° gennaio come Giornata mondiale della pace. Per iniziare l’anno con pensieri di pace, rinnovando il desiderio e l’impegno per un mondo più sereno. Partendo dalla nostra vita quotidiana. Mi capita spesso di sentirmi dire che è proprio questo che molti desiderano più di ogni altra cosa: tranquillità, serenità, pace. Forse perché colpiti dalle cattive notizie quotidiane con cui i mezzi d’informazione ci sommergono, forse perché stanchi dei piccoli o grandi conflitti familiari, delle incomprensioni con i vicini, con i colleghi o con gli “amici” di Facebook. Forse perché oppressi da tanti gravi problemi: magari la perdita del lavoro, la difficoltà di arrivare a fine mese... Il messaggio del Figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria, che celebriamo in questo tempo di Natale, è quello che fa per noi. È un messaggio di pace. Non la semplice assenza di guerra o di conflitti, ma quel dono divino che tocca il profondo del cuore, le corde più nascoste del nostro animo e ci mantiene fiduciosi, nella speranza, nonostante le tempeste della vita.

Il dono della pace che Cristo ci porta è quello che noi cristiani siamo chiamati a diffondere con la nostra testimonianza di vita. Ce lo ricorda papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata mondiale, di cui parliamo ampiamente in questo numero, a partire dalla copertina: «Offrire la pace è al cuore della missione dei discepoli di Cristo. E questa offerta è rivolta a tutti coloro, uomini e donne, che sperano nella pace in mezzo ai drammi e alle violenze della storia umana». Il titolo del messaggio del Papa, “La buona politica è al servizio della pace”, non si riferisce solo ai politici di professione, ma è un appello a ciascuno di noi, perché non ci chiudiamo nella paura o nell’indifferenza, ma siamo attenti alla polis, cioè alla città, al nostro Paese, alle nostre famiglie, per cercare sempre, mediante il dialogo e l’impegno concreto, il bene, la fraternità, la pace.

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