Credere n.6 - 09/02/2014
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La Novena alla Vergine di Lourdes
Si recita dal 2 al 10 febbraio ricordando l’apparizione di Maria. È caratterizzata, come la spiritualità di Lourdes,…
La preghiera della settimana
La Novena alla Vergine di Lourdes
«Si recita dal 2 al 10 febbraio ricordando l’apparizione di Maria. È caratterizzata, come la spiritualità di Lourdes, dall’Ave Maria. In quest’ultima preghiera, nella prima parte si ricorda il saluto dell’Angelo e di Elisabetta, nella seconda si affronta il mistero della Vergine...
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Novena alla Vergine di Lourdes. Foto di ALESSANDRA BENEDETTI/CORBIS.
L’11 febbraio si celebra la memoria della beata Vergine di Lourdes. La festa venne inserita nel Calendario romano a partire dal 1908, per disposizione di Pio X, nel cinquantesimo anniversario della prima apparizione a Bernadette Soubirous (fino al successivo 16 luglio 1858 ce ne furono poi altre 17 nella grotta di Massabielle). Dal 2 al 10 febbraio i devoti della Madonna di Lourdes recitano la Novena, ripetendo quotidianamente la preghiera alla Vergine. Anche il possente canto dell’Ave Maria («È l’ora che pia / la squilla fedel / le note c’invia / dell’Ave del ciel. / Ave, Ave, Ave Maria...») è strettamente legato a Lourdes, come ha ben presente chiunque abbia partecipato alla fiaccolata serale in onore della Vergine nel santuario dei Pirenei. «È il popolo cristiano che ha fatto dell’Ave Maria il grido dei peccatori e dei bisognosi», ha infatti scritto il liturgista benedettino dom Benoit Capelle, riflettendo sulla storia di questa preghiera. L’archeologo francescano Bellarmino Bagatti ha scoperto su un muro, proprio sotto l’attuale basilica dell’Annunciazione a Nazaret, un’incisione risalente al primo secolo con le parole Kà ire MarÃa (Ave Maria). Così lo studioso ha ritenuto di avere la prova che «la richiesta di intercessione a Maria nasce praticamente con il cristianesimo stesso e il cattolico che recita le sue Ave Maria si riallaccia a una catena iniziata a Nazaret». L’evoluzione di questa struttura, fino alla sua definitiva ufficializzazione con l’inserimento nel Breviario romano emanato nel 1568 da Pio V, non è però stata fra le più lineari e rapide. Come ha sintetizzato lo studioso padre Tullio Faustino Ossanna, «l’Ave Maria porta il segno di tanti secoli e di tante mani che la composero un po’ alla volta». La prima parte della preghiera richiama i saluti che, nel Vangelo di Luca, l’angelo Gabriele
e la cugina Elisabetta porgono alla Vergine. La seconda parte è più teologicamente costruita in relazione al mistero di Maria, alla sua santità e alla maternità divina. Alle parole della prima frase sono state gradualmente aggiunte quelle della vera e propria orazione, a partire dal «Santa Maria, Madre di Dio» presente dal XIII secolo nel breviario dei Certosini.
La preghiera
O Vergine immacolata, Madre di misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, tu conosci i miei bisogni e le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto. Con l’apparire nella grotta di Lourdes hai voluto che essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali. Anch’io vengo pieno di fiducia
a implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera e, colmato dei tuoi benefìci, mi sforzerò di imitare le tue virtù, per partecipare un giorno alla tua gloria in paradiso. Amen.
Tre Ave Maria.
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.