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mercoledì 13 agosto 2025
 
 
Credere

I figli ci chiedono… Perché i malati vanno a Lourdes?

08/02/2018  Cosa ha di speciale questo luogo? Tanta gente vi si reca con la fiducia nella propria guarigione, ma spesso quest’ultima ha a che fare con l’anima più che con il malessere del corpo

Anche tu credi nelle apparizioni e nei miracoli?
Sì, ma non baso la mia fede solo su questo. Il rischio altrimenti è di mercanteggiare con il Signore

La bisnonna è molto malata. Ieri mio padre ha detto che dovremmo portarla a Lourdes. È vero che lì guarirà? che Cosa ha di speciale questo posto?

Lourdes è una città della Francia. Si trova sui Pirenei, la catena montuosa al confine con la Spagna. Fra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858 si sono verificate delle apparizioni della Madonna. Diciotto in tutto.

C’era una ragazza che si chiamava Bernadette Soubirous e che all’epoca aveva 14 anni. Un giorno era con le sue amiche a Massabielle, poco fuori Lourdes e vicino a un corso d’acqua. Le amiche volevano guadare il torrente, ma lei che aveva la tosse e una salute cagionevole non le seguì e rimase seduta ad aspettare. Accanto c’era una grotta e lì improvvisamente apparve una bella signora che le parlò e le chiese di pregare. Per Bernadette fu una dolcissima esperienza, che le lasciò una grande nostalgia di rivedere quella bella signora. E tutte le volte che questa donna misteriosa le chiedeva di andarla a trovare, Bernadette faceva di tutto per rispettare l’impegno.

Piano piano si sparse la voce, ben presto la gente si convinse che la bella signora altri non era che la Madonna. Perciò a ogni nuovo appuntamento la folla aumentava. La cosa ingigantiva. La fede di quelle persone veniva rinvigorita.

Un giorno la Madonna chiese a Bernadette di scavare in un certo punto del terreno e nel giro di qualche ora scaturì una piccola sorgente, attiva ancora oggi. Si dice che quell’acqua sia miracolosa, perché in molti casi ha guarito le persone affette da mali diversi. Ecco, quindi, spiegato il perché della battuta di tuo padre.

Anch’io sono stata a Lourdes ed è stata per me un’esperienza molto dolce. Ho visto tanta gente che si recava lì con la fiducia di trovare la guarigione. Immagino che ognuno sia tornato a casa esaudito, anche se a volte le guarigioni più grandi sono quelle che non comportano segni fisici palesi, perché hanno a che fare con l’anima.

Quindi tu credi nelle apparizioni della Madonna, nei miracoli e tutte queste cose qua?

Sì, ci credo. Però non baso la mia fede solo su questo. Penso che ci sia un pericolo legato alla devozione di questi luoghi ed è il fatto di accettare di credere in Dio solo dopo aver riscontrato un miracolo concreto, di quelli cioè che hanno un’evidenza fisica. Come se mercanteggiassimo con il Signore e gli dicessimo: io credo in te se mi dai delle prove. La fede invece si basa sulla fiducia, sulla convinzione di essere voluti e amati da Dio, non su un rapporto del tipo: io ti do se tu mi dai. Ma credo anche che il Signore usi tanti modi per conquistare il cuore degli uomini. Si dice che le vie del Signore sono infinite ed è vero: se serve un miracolo per “catturare” la fiducia di qualcuno, Dio non lesina sulla grazia. Fra qualche anno potresti andare a Lourdes anche tu.

Ma io sono sano, cosa ci vado a fare?

La più bella esperienza che potresti fare da maggiorenne “sano” è di accompagnare i malati. Ci sono delle associazioni che organizzano i viaggi a cui partecipano molti malati in carrozzina che hanno perciò bisogno di accompagnatori. Mettersi a disposizione di questi bisognosi e tornare a casa migliori è uno dei grandi miracoli della Madonna di Lourdes.

Disegno di Giulio Peranzoni

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I vostri commenti
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  • Andreoli 12 febbraio 2018 alle 14.51

    Sono stato a Lourdes (volontario) circa 20 volte (c'è chi molte di più) E' una città che la Madonna e i malati hanno trasformato a misura d'uomo. Alla stazione ferroviaria e in albergo la sollecitudine è immediata. Tutte le strade, pulite e ordinate, hanno corsie per malati con precedenza sul traffico. In strada, se solo alzi la mano subito chi è vicino accorre per aiutarti. Tutti gli edifici hanno abolito ogni barriera architettonica. Nella piazza dell'Incoronata e nella prateria si conserva spontaneamente un conveniente silenzio e nella Tenda dell'adorazione il raccoglimento. Verissimo che vi sono anche aspetti del tutto sconvenienti come il mercato di oggetti sacri ma nessuno ti obbliga a frequentarlo. Nel recinto del Santuario poi, vi sono invece distributori gratuiti o a offerta libera di corone e ceri. Questo solo per accennare agli effetti sulla promozione della vita civile. Non parlo di quanto è più bello e confortante: malati, loro famiglie, riflessione personale, preghiera.

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    • cerco la donna09 febbraio 2018 alle 01.12

      Naturalmente, ognuno vi si reca con motivazioni diverse. Cercavo una Bella Signora, riservata, gentile. Non l'ho trovata, tanto si celava da un volto all'altro. Credevo mi potesse dar ordini, suggestioni ed invece mi invitava a Tergere gli occhi. Allora, ho compreso a vedere entro le Persone, il giardino segreto. Le Vedi, quelle che coltivano una Rosa.

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      • cerco l'uomo08 febbraio 2018 alle 14.09

        Si va e basta, malati nello Spirito o nel corpo. E' così, quando si è Innamorati. Non ci sono ragioni , anzi, ce ne sono tante. Come puoi vivere ignorando, dopo? Vuoi farne a meno? Contento del solito nulla...

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        • aristark08 febbraio 2018 alle 20.07

          Come ben dice, se non ci si accontenta del nulla, qualcosa bisogna pur inventarlo: magari la fiducia in una guarigione che non ci sarà mai, salvo nel caso in cui si tratti di una diagnosi sbagliata. Per favore, non invochi l'autorità della "scienza", che è una cosa tutt'altro che certa, come ogni cosa umana. Così almeno ci ha insegnato Popper. Il resto è solo fantasia e superstizione. Faccia il conto di quante volte, in vita sua, si è illuso. Ecco perché si dice che la speranza è l'ultima a morire: perché coincide esattamente con la morte. Cos'altro vorrebbe, dopo? Di stare meglio "altrove", là: ma se così fosse, perché nessuno vorrebbe mai morire e quelli che vanno a Lourdes ci vanno proprio per andarci il più tardi possibile? Poiché lei "cerca l'uomo", ci pensi e lo capirà.

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          • cerco l'uomo09 febbraio 2018 alle 00.50

            Non ci siamo capiti. Ci sono delle realta' a noi sconosciute, anche a livello di coscienza.Le filosofie son giusto passatempi. La morte è il culmine della rivelazione. Mio Padre mi cercava nel momento del trapasso e non pensava a se stesso, pur conscio di quanto stava superando.Era una sensazione istintuale, per niente nichilista e fuori dal suo agire di ogni giorno. Qualcosa o Qualcuno ci legava: lo avvertivo. non vicino.nel sogno. Minuto, istante preciso. Così, alla morte di mio zio, mia mamma. Chiamala sensibilita', se vuoi. Io non credo di morire in tutto, per sempre.


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