N. 6 - 2018 11 febbraio 2018
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Quaresima, dono di Dio e tempo propizio per essere davvero noi stessi

Per vivere bene questo tempo forte rileggiamo insieme i passi di Evangelii gaudium sulle tentazioni, così da vincere le sfide…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Quaresima, dono di Dio e tempo propizio per essere davvero noi stessi

Per vivere bene questo tempo forte rileggiamo insieme i passi di Evangelii gaudium sulle tentazioni, così da vincere le sfide della vita

 

Cari amici lettori, tra pochi giorni inizia la Quaresima, uno dei “tempi forti” dell’anno liturgico. E, in effetti, è un’occasione che il Signore ci offre ogni anno per rinnovarci interiormente e riprendere con slancio la nostra vita. Stavo per scrivere “vita cristiana”, ma poi ho pensato: la nostra vita è una sola, non c’è un momento in cui essere cristiani (magari quando andiamo in chiesa la domenica) e altri momenti in cui essere genitori o preti, oppure operai, professionisti, insegnanti, studenti. La vita è una sola e il dono della fede ci aiuta a renderla ogni giorno più vera, più piena. Ecco, in fondo, la Quaresima è un’opportunità per essere davvero noi stessi, cristiani autentici perché persone autentiche.

Come “sfruttare” fino in fondo il «momento propizio» che la Quaresima ci offre? Un primo aiuto ci viene dalle tre pratiche tradizionali: la preghiera, l’elemosina e il digiuno. Che possiamo tradurre con dedicare più tempo alla preghiera, personale e comunitaria; essere più attenti ai bisogni degli altri; rinunciare a qualcosa a cui teniamo per liberare il nostro cuore e renderlo più attento alla voce dello Spirito. E, a proposito di preghiera, vi segnalo i dossier sul Padre nostro scritti da don Marco Pozza, che iniziano da questo numero. Anche la nostra rivista, con le testimonianze di fede che racconta e i suoi approfondimenti sulla vita cristiana, può essere uno strumento per valorizzare il tempo quaresimale.

Vi propongo anche di rileggere alcuni passi dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, quelli sulle tentazioni degli operatori pastorali (nn. 76-109). La Quaresima, infatti, si apre con le tentazioni di Gesù nel deserto. Tentazioni che riguardano anche noi, soprattutto quando decidiamo di seguire più decisamente il Signore. Il Papa parla di «accidia egoista», che porta a una «tristezza dolciastra, senza speranza»; di «pessimismo sterile», che instilla un senso di sconfitta prima ancora di cominciare. Altra tentazione è la «mondanità spirituale», che consiste «nel cercare, al posto della gloria del Signore, la gloria umana ed il benessere personale». Infine, Francesco parla della «guerra tra noi», facendo riferimento ai conflitti che ci sono tra i cristiani, tra i diversi gruppi ecclesiali, all’interno delle comunità parrocchiali, causati sempre da «invidie e gelosie». Il Papa ci mette in guardia dalle tentazioni, ma ci incoraggia a vincerle con la grazia di Cristo: «Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza!»..

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