24 ore per il Signore, una bella occasione per riconciliarci con Dio e con i fratelli
Il sussidio pastorale offre, oltre ai testi per pregare e prepararsi al sacramento della confessione, anche tante testimonianze…
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INSIEME di don Antonio Rizzolo
24 ore per il Signore, una bella occasione per riconciliarci con Dio e con i fratelli
Il sussidio pastorale offre, oltre ai testi per pregare e prepararsi al sacramento della confessione, anche tante testimonianze di persone che hanno messo Cristo al centro della loro vita
Cari amici lettori, il 9 e il 10 marzo si celebra, com’è ormai tradizione da qualche anno, l’iniziativa 24 ore per il Signore. Voluta da papa Francesco, l’idea è di dedicare un giorno particolare alla preghiera e al sacramento della Riconciliazione. Il Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione ha preparato un sussidio pastorale, curato dalle Edizioni San Paolo e disponibile in parrocchia, nelle librerie San Paolo e Paoline, attraverso il sito www.sanpaolostore.it.
Questo è un bel modo per vivere bene il tempo di Quaresima e approfittare dell’occasione, sull’esempio dello stesso papa Francesco, per riconciliarsi con Dio e con i fratelli mediante il sacramento del perdono. Il sussidio pastorale di quest’anno propone, inoltre, alcune belle testimonianze di vita, come quella di Leah Libresco, una blogger americana atea che si è convertita al cattolicesimo. Ecco come Leah racconta il suo rapporto con la Confessione: «Subito dopo la mia conversione, una volta che la Confessione divenne qualcosa che facevo e non semplicemente qualcosa che teorizzavo, rimasi sorpresa di scoprire che si trattava del mio sacramento preferito. La Confessione mi ricorda le monache di clausura, contemplative. Contrariamente alle loro sorelle attive, di rado queste monache si vedono al di fuori del monastero, e quindi possono passarci di mente, ma le loro vite di preghiera costante sostengono e ispirano i religiosi, fratelli e sorelle, che ci vengono incontro nel mondo. La grazia serena e appartata della Confessione mi dona il vigore di cercare tutte le altre grazie».
Grazie all’esempio di Leah Libresco e di tante persone belle e luminose, possiamo anche noi proseguire il nostro cammino quaresimale e intraprendere un percorso di conversione verso una vita autentica e piena, e verso un’unione sempre più forte con il Signore. E chi meglio della vergine Maria ci può sostenere in questo cammino? Chi meglio di lei che, come ha detto papa Francesco all’Angelus di domenica, è «la creatura umana trasfigurata interiormente dalla grazia di Cristo»? Affidiamoci allora alla sua intercessione con una preghiera di san Giovanni Paolo II: «O Maria Immacolata, a Te ricorriamo con affetto filiale: illumina, guida, salva l’umanità redenta da Cristo, tuo Figlio e nostro Fratello! Richiama i lontani, converti i peccatori, sostieni i sofferenti, aiuta e conforta chi già ti conosce e ti ama! Grandi cose di Te si cantano, o Maria, perché da Te è nato il Sole di giustizia, Cristo, nostro Dio!».