N. 9 - 2019 3 marzo 2019
INSIEME di don Antonio Rizzolo

La Chiesa intera si interroga su ciò che da dentro sta spaccando la comunione

Questo è un numero al femminile, in occasione dell’8 marzo. Ma la Chiesa stessa è donna, ha detto Papa Francesco, è sposa…

Silvia Salemi

La mia vita, un canto alla provvidenza

«Siamo noi a fare la differenza: chi emerge è chi decide di guardare al positivo», dice la cantautrice che in questi giorni…

Sara Doris

Il catechismo delle mie figlie ha risvegliato la mia fede

Parla a cuore aperto la presidente di Fondazione Mediolanum: «Gesù con me ha avuto pazienza, mi ha aspettata per quarant’anni.…

Miriam Giovanzana

La donna che di mestiere varca i confini

Per la responsabile dell’editrice Terre di Mezzo la vita è come l’esodo: «Attraversando le “terre di nessuno” ci si scopre…

Santa Sabina sull’Aventino

La basilica del Mercoledì delle ceneri

L’antichissima chiesa paleocristiana, dove visse anche san Domenico, è la prima tappa delle 44 tradizionali Stazioni quaresimali…

Ite, missa est di Chiara Amirante

Vedere il mistero di bellezza oltre ciò che appare

Una persona solare sa sorprendersi, sa cogliere il mistero di bellezza nascosto in ogni persona

Per una lettura completa...

INSIEME di don Antonio Rizzolo

La Chiesa intera si interroga su ciò che da dentro sta spaccando la comunione

Questo è un numero al femminile, in occasione dell’8 marzo. Ma la Chiesa stessa è donna, ha detto Papa Francesco, è sposa e madre. E in quanto tale prende sul serio gli abusi contro i piccoli

 

Cari amici lettori, si è appena concluso in Vaticano l’incontro su “La Protezione dei minori nella Chiesa”. Ne diamo conto in un articolo nelle pagine interne. Ma vi invito a leggere per esteso, nel sito www.vatican.va, il discorso conclusivo di papa Francesco. Egli è stato molto chiaro nell’individuare la natura del fenomeno degli abusi: «Siamo davanti a una manifestazione del male, sfacciata, aggressiva e distruttiva». Bisogna perciò reagire prendendo «tutte le misure pratiche che il buon senso, le scienze e la società ci offrono», insieme a tutte «le misure spirituali che lo stesso Signore ci insegna: umiliazione, accusa di noi stessi, preghiera, penitenza».

Questo vale per tutti nella Chiesa, perché siamo un unico corpo in Cristo, siamo in comunione gli uni con gli altri. Lo ha ricordato una delle persone intervenute durante l’incontro, la dottoressa Linda Ghisoni, sottosegretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Alla fine della sua relazione, il Papa stesso ha voluto intervenire per sottolineare la sua approvazione. «Ascoltando la dottoressa Ghisoni», ha detto Francesco, «ho sentito la Chiesa parlare di se stessa. Cioè tutti noi abbiamo parlato sulla Chiesa. In tutti gli interventi. Ma questa volta era la Chiesa stessa che parlava. Non è solo una questione di stile: il genio femminile che si rispecchia nella Chiesa che è donna... è sposa, è madre».

Tra i diversi aspetti messi in rilievo nel suo intervento, ne sottolineo uno che ci riguarda tutti come Chiesa. Linda Ghisoni è partita dalla sua esperienza concreta: «Non di rado io avverto insofferenza nella Chiesa», ha detto, «per l’attenzione che si dedica alla questione degli abusi sessuali sui minori. Un sacerdote, qualche giorno fa, ha esclamato: “Ancora? Si continua a parlare di abusi!”... Ma anche una signora praticante in parrocchia mi ha detto, candidamente: “Meglio non parlare di questi argomenti, perché altrimenti crescerà sfiducia verso la Chiesa”». Ed ecco la sua conclusione: «A queste persone – e prima ancora a me stessa – dico che prendere coscienza del fenomeno e rendere conto della propria responsabilità non è una fissazione, non è un’azione inquisitoria accessoria per soddisfare mere esigenze sociali, bensì un’esigenza scaturente dalla natura stessa della Chiesa come mistero di comunione fondato nella Trinità, come Popolo di Dio in cammino, che non evita, ma affronta, con sempre rinnovata consapevolezza comunionale, anche le sfide legate agli abusi occorsi al suo interno a danno dei più piccoli minando e spaccando questa comunione».

Archivio

Vai