Credere n.1 - 7 aprile 2013
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Perché Dio permette la morte?
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NONNO, SE GESÙ È RE, PERCHÉ È FINITO SULLA CROCE?
È la logica del seme che marcisce per dare frutto
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NONNO, MI SPIEGHI PERCHÉ SE DIO È BUONO PERMETTE CHE LA GENTE MUOIA? PERCHÉ GESÙ NON LO IMPEDISCE?
Gesù non ha evitato nemmeno a se stesso la morte. Lui, che si è proclamato Re dei Re, vero Dio, una cosa sola con il Padre Celeste, è entrato fino in fondo nel mistero della morte assumendo pienamente la nostra stessa vera umanità . Non ha avuto paura del momento della morte. C'è un esempio che può aiutarci a capire meglio quel che ha fatto Gesù. Vieni, usciamo in giardino. Guarda quanto è bello e maestoso questo albero. Che tronco solido, che fronde rigogliose che ha! Gli uccelli del cielo trovano riparo tra i suoi rami, e tutti quanti noi possiamo riposarci alla sua ombra. Ecco, pensa però che un giorno di tanti anni fa questo albero è stato un seme piccolissimo, e questo seme ha dovuto marcire nella terra, sfaldarsi, morire letteralmente alla sua condizione di seme, perché potesse crescere questa pianta meravigliosa che oggi noi vediamo qui.
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PERCHÉ L'EROE VINCE SEMPRE E GESÙ NO?
La morte non è la sua fine. Egli la vince con la risurrezione.
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MA NONNO, COME MAI ALLORA NEI CARTONI ANIMATI L'EROE VINCE SEMPRE, SCONFIGGENDO IL NEMICO DI TURNO? NESSUN RE BUONO FA MAI UNA FINE BRUTTA COME L'HA FATTA GESÙ!
Dobbiamo stare attenti a non credere che Gesù sia un eroe come quelli dei fumetti, un re come i re di questo mondo. Gesù di Nazareth si è presentato come un re, e il suo regno comincia a edificarsi quaggiù, sulla Terra, ma non fa alcuna concorrenza ai regni terrestri. Durante i suoi tre anni di vita pubblica, Gesù è stato molto attento a non far credere che lui sarebbe diventato un sovrano politico, un capopopolo, un condottiero che guida alla rivolta gli Israeliti. In varie occasioni tentano di farlo re, ma ogni volta Gesù si sottrae. Perché la posta in gioco è molto più grande! A volte ce ne dimentichiamo, ma è fondamentale ricordare che la morte in croce di Gesù non è l'ultima parola. La morte non l'ha sconfitto! Lui è così forte, così regale, che non ha paura di affrontare il male. Questa è la vera forza di Gesù, che è molto differente dalla forza di un re che regna esercitando il suo potere in un modo violento e volgare. Gesù è il vero eroe, il re coraggioso, capace di affrontare la battaglia, capace con onore di buttarsi contro i suoi nemici. E chi è il nemico più profondo della nostra natura umana, quello davanti al quale tutti battono i denti per la paura? È proprio la morte. L'unico modo per sconfiggere la morte è stato affrontarla, assumerla e prenderla su di sé, per poi tornare vittorioso. Questo è ciò che ha fatto Gesù, e soltanto lui.
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MA ALLORA COME FACCIO A VEDERE QUESTO REGNO DI DIO GIÀ QUI, SULLA TERRA, SENZA ASPETTARE DI VEDERLO IN CIELO, DOPO LA MORTE?
Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà : eccolo qui o eccolo là ; però c'è, e scommetto che tu l'hai già sperimentato. Dimmi, quand'è che percepisci la vera bontà , la grandezza e l'amore dei tuoi genitori? Quando i tuoi genitori, il tuo papà e la tua mamma si sacrificano per te, rinunciano a tutto per starti vicino, per aiutarti nelle difficoltà . Tutte le volte che sei stato malato e loro erano lì, accanto a te; quando hai avuto bisogno di aiuto per un'interrogazione, e loro hanno fatto la notte per aiutarti; quando ti hanno corretto con fermezza e amore; quando ti hanno spinto a non accontentarti, aspirando al meglio. Magari non te ne sei accorto, ma questi loro sacrifici si sono impressi profondamente nel tuo cuore, insegnandoti cosa vuole dire davvero amare, cosa sia la vera regalità .
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Testo di padre Maurizio Botta, don Andrea Lonardo, Alessandro Franchi, Ufficio catechistico diocesi di Roma
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