N. 10 9 giugno 2013
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San Giovanni Rotondo, ostensione del santo di Pietrelcina

ORA PADRE PIO SARÀ SEMPRE VISIBILE AI FEDELI

Con una grande cerimonia l’1 giugno è iniziata l’ostensione perenne del frate cappuccino. Il corpo del santo è stato sistemato in una teca di vetro: indossa il saio e i mezzi guanti con cui nascondeva le stigmate

 

Padre Pio Ostensione Perenne

 

Come santa Chiara, santa Rita, il cappuccino sant’Ignazio da Laconi e il beato Giovanni XXIII. Ora anche san Pio è visibile, per sempre, in un’urna di vetro, nell’intercapedine ricavata intorno al plinto centrale della chiesa inferiore a lui intitolata. Sul volto è stata messa nuovamente una maschera che ne riproduce fedelmente le sembianze, per evitare che i segni della corruzione possano impressionare i più sensibili. L’abito cappuccino e le calze coprono il resto del corpo. Restano scoperte solo le dita, che fuoriescono dai mezzi guanti con cui il frate nascondeva le stimmate. I processi ossidativi le hanno rese scure e, quindi, quasi irriconoscibili. Tuttavia quelle mani semicoperte e corrotte dal sepolcro esercitano un fascino particolare, perché per 58 anni hanno assolto e benedetto, riportando tanti peccatori al Signore.


Si sono ripresentate così, agli occhi dei fedeli, le reliquie del corpo di padre Pio al termine della solenne concelebrazione eucaristica presieduta, il 1° giugno, dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, nella chiesa superiore di San Pio, realizzata a San Giovanni Rotondo su progetto di Renzo Piano.

Leggi un passaggio significativo dell'omelia del cardinal Angelo Amato >

La decisione di riporre i resti mortali del cappuccino in un’urna di vetro è stata presa dai frati e dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, monsignor Michele Castoro, in seguito alle continue richieste dei pellegrini ed è stata attuata in questo Anno della fede con la speranza di poter rinnovare i benefici spirituali della precedente ostensione (24 aprile 2008-24 settembre 2009). In particolare, il desiderio è quello di risvegliare nei cuori di tanti devoti la fede, virtù di cui il santo è stato e continua a essere un testimone esemplare con i suoi scritti, la sua spiritualità e la coerenza della sua vita. «L’ostensione permanente del corpo di padre Pio ha senso solo se la spiritualità del santo frate entra nella nostra vita», ha spiegato l’arcivescovo Castoro il 29 maggio, nella celebrazione per la ricognizione canonica delle reliquie. Una spiritualità che i teologi definiscono «cristocentrica» e che i cappuccini hanno posto alla base del loro ministero pastorale. A questa è orientata la collocazione del corpo che, come avveniva quando padre Pio era in vita, richiama tantissimi pellegrini, ma non per concentrare l’attenzione su di sé, bensì per dirigerli verso Cristo, la cui vita è rappresentata nei mosaici di padre Marko Ivan Rupnik, che adornano la chiesa inferiore.

Testo di Stefano Campanella

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