N. 10 9 giugno 2013
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Pippo Franco

«VADO A MESSA PER SANTIFICARE LE MIE GIORNATE»

L’attore Pippo Franco parla del suo rapporto con Dio e dell’appuntamento con l’Eucaristia domenicale: «Mi aiuta a compiere la volontà del Padre»

Pippo Franco

TESTIMONIAL DEI COMANDAMENTI - Pippo Franco sarà uno dei protagonisti dell'appuntamento 10 piazze per 10 comandamenti, in piazza Duomo l'8 giugno (foto di Nick Montanari / Milestone).

«Partecipare a questo evento lo considero un grande arricchimento interiore, ma anche un’opportunità per raccontare quello che vivo, per descrivere l’evoluzione che ho sperimentato nel mio cammino di fede».

L’attore Pippo Franco è tra i protagonisti dell’incontro organizzato dal Rinnovamento nello Spirito per l’8 giugno in piazza Duomo a Milano, che pone al centro della riflessione il terzo comandamento, «Ricordati di santificare le feste».Ci spiega il noto comico: «Un comunicatore si rivolge sempre al pubblico per rispondere a due interrogativi impliciti in chiunque gli si trovi dinanzi: “chi sono” e “che cosa ho da dire”. Quello che desidero fare in questa occasione è proporre esplicitamente la mia testimonianza di cristiano praticante che si identifica pienamente nella Chiesa cattolica».

10 piazze per 10 comandamenti:  la presentazione di Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito >

Che significato ha dunque questo comandamento nella sua esperienza?

«La santificazione della festa l’ho compresa pienamente quando ho cominciato ad avere una visione spirituale della mia esistenza. Mi sono così reso conto che, per dare adempimento a questa parola di Dio, non è sufficiente la semplice partecipazione alla Messa, il “timbrare il cartellino” della presenza in chiesa nelle feste comandate. Così facendo, ci si limiterebbe a essere membri di quella “religione da salotto” della quale ha recentemente parlato papa Francesco».

E invece?

«Invece santificare la festa significa considerare che sto partecipando a un rito che mi aiuta a santificare la mia intera vita. Siamo nati per essere santi, dobbiamo impegnarci costantemente per santificare noi stessi compiendo la volontà di Dio. In una società nella quale si è di fatto perso il senso vero dell’esistenza, tutto ciò che facciamo quando andiamo a Messa non può risolversi in un fatto esteriore, ma deve essere totalmente innestato nell’interiorità».

In effetti, lo slogan che caratterizza l’incontro milanese è: «Quando l’amore dà senso alla tua vita». Una concreta provocazione per il mondo attuale...

«È vero. C’è tanta depressione in giro proprio perché nell’esistenza della gente manca la spiritualità, le giornate scorrono via senza un riferimento a quello che dà senso alla fatica quotidiana. Se non c’è mai un richiamo allo Spirito che ci accompagna alla scoperta della bellezza della vita, è evidente che non si può vivere la festa dell’incontro con Gesù».

10 piazze per 10 comandamenti: dopo Milano... Consulta il calendario dei prossimi incontri >

Lei ne è testimone, con tutti gli alti e bassi che hanno caratterizzato la sua vita, dai quali è sempre uscito con uno stimolo in più ad andare avanti.

«La mia esperienza è che il dolore aiuta a comprendere ciò che veramente vale. Dopo alcune vicissitudini giovanili, quando ho cominciato ad avere successo e soldi mi sono accorto che questo non era sufficiente per rendermi felice. Ho attraversato momenti difficili e sono stato aiutato da persone di grande spessore mistico, come Natuzza Evolo, per ricentrare il mio cammino».

C’è qualche esempio che può farci?

«Ancora oggi mi aiuta in ogni momento una frase di Natuzza, che lei mi disse un giorno nel quale le confidavo un serio problema familiare che impediva a mia moglie e a me di proseguire una tournée teatrale, con il rischio di finire sul lastrico con tutta la compagnia di attori. Mi consigliò con tanta semplicità: “E voi allora dite a Gesù: vai avanti tu”. In quel momento ho compreso che dovevo mettere da parte il mio orgoglio e abbandonarmi nelle sue braccia. E tutto si è risolto. Posso davvero dire che ho sperimentato quello che diceva il teologo gesuita Teilhard de Chardin: la materia tende a distruggersi, ma è coesa dal cuore di Gesù che è il centro dell’universo».

Ha anche una chiesa preferita per l’incontro con Gesù?

«Per me la Messa e la comunione ogni domenica è davvero un incontro fisico irrinunciabile. Perciò non ho un luogo particolare e qualsiasi chiesa va bene, dal santuario affollato alla chiesetta fuori mano o dalla dubbia architettura... Così come non sto a giudicare il sacerdote che mi dà quell’ostia consacrata. L’importante è soltanto ricevere la forza che proviene dalla carne e dal sangue di Cristo vivo».

Testo di Saverio Gaeta


Per approfondire: "La morte non esiste", il libro >

La morte non esiste, il libro di Pippo FrancoPippo Franco: una vita per far ridere."Non siamo esseri umani in cerca di un'esperienza spirituale ma esseri spirituali in cerca di un'esperienza umana." L'avventura esistenziale e artistica dell'attore in una chiave originale, capace di andare al di là dei semplici avvenimenti autobiografici e di approdare attraverso la filigrana della fede oltre i confini della vita.

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