N. 3 21 aprile 2013
Le storie della Bibbia

La missione di Paolo

San Paolo: «Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro» (Atti degli Apostoli…

Dialoghi sull'aldilà

Il senso della sofferenza

di don Gabriele Amorth: morte, giudizio, Inferno, Paradiso.

Giornata delle vocazioni

«Fa’ della tua vita un’opera d’arte»

Seminari - Intervista a don Fabio Rosini.

La fede raccontata ai ragazzi

Nonno, mi spieghi...

DIO È TRA NOI NELL’AMORE «Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di…

Assisi

Il richiamo di Francesco

I frati accolgono i fedeli in cerca di pace e quiete. Padre Martino: «A tutti dico di cambiare, di convertirsi! Altrimenti…

Ite, Missa est

Un nuovo “vivaio” di preti

di Carlo Nesti: "Una casualità? Mah... Quando mi è stato chiesto, per Credere, di adottare spesso la metafora sportiva,…

Missionario di periferia

A Scampia il buon pastore si chiama Ciro

Gestisce il centro sociale “Oasi”, da buon napoletano è creativo e organizza la via crucis nelle case popolari: «ma…

Cristiani in Siria

«Sotto le bombe ci resta solo la fede»

Monsignor Antoine Audo, vescovo di Aleppo, ci racconta il dramma del suo Paese squassato dalla guerra: «Come cristiani abbiamo…

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Le storie della Bibbia

La missione di Paolo

Inviato a predicare in tutto il mondo

La comunità di Antiochia è vivace e ricca di fedeli. Lo Spirito Santo invita allora Paolo e Barnaba a mettersi in cammino per diffondere la parola di Dio nel mondo: i due salpano per Cipro.

Fumetto tratto dalla collana Scoprire la Bibbia, ed. Larousse 1984 - Edizioni Paoline 1987

Fumetto tratto dalla collana Scoprire la Bibbia, ed. Larousse 1984 - Edizioni Paoline 1987.

 

A DUE A DUE

Nel mondo rabbinico non si può studiare la Torah da soli ma almeno in due. Per non assolutizzare il messaggio di Dio, ci vuole sempre il confronto. Ecco perché lo Spirito non manda Paolo in viaggio da solo, ma con uno o più fratelli, non tanto per affrontare le difficoltà concrete della vita, ma anche per un sostegno spirituale. Gesù aveva fatto lo stesso: «Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri» (Marco 6,7).

 

CIPRO

L’isola di Cipro è la prima tappa dei viaggi di Paolo. Era provincia romana dal 58 a.C. ed era un importante centro commerciale del Mediterraneo orientale. I due discepoli attraversano immediatamente tutta l’isola, perché nessuno resti privo della Parola. Una curiosità: da questo momento l’autore di Atti inizia a chiamare l’apostolo non più Saulo, nome aramaico, ma Paolo, nome romano.

 

RISERVARE

La parola “riservare” nella lingua dell’Antico Testamento significa “separare”, “mettere da parte”. I chiamati sono coloro che Dio vuole mettere da parte per sé e mandare in aiuto ai fratelli. Essi diventano la voce di Dio in mezzo al popolo.

 

LA PAROLA CHE GENERA

«Siate fecondi e moltiplicatevi», questa promessa di benedizione che Dio rivolge all’uomo in Genesi 1,28 si compie anche nel Nuovo Testamento attraverso la Parola. La comunità cristiana cresceva perché crescevano i credenti grazie all’azione generatrice della Parola. Torah horah, dicono i rabbini, «la parola di Dio è incinta». È una madre che genera i suoi lettori alla vita. A una vita piena, abbondante e gioiosa.

 

Il capitolo 12 degli Atti ci riporta a Gerusalemme dove regna Erode. Non si tratta del primo Erode, quello della strage degli innocenti, né del secondo, quello della passione e morte di Gesù, bensì del terzo re a portare lo stesso nome e ad accanirsi contro il cristianesimo. Sarà lui, infatti, a far uccidere l’apostolo Giacomo, fratello di Giovanni l’evangelista, e a far imprigionare Pietro.

Eppure «la parola di Dio cresceva e si diffondeva», recita Atti 12,24, nonostante l’ostilità continua e ottusa delle forze del male, che fin dagli albori si abbattono sull’opera di Gesù per eliminarla.

Il Vangelo è sempre di scandalo e fa paura al potere, ma quest’ultimo, per quanto si sforzi, non riesce a incatenare la parola di Dio. Lo vediamo chiaramente in questi capitoli. Come Gesù è liberato dalle catene della morte, così Pietro è liberato dalle catene della prigione e si ritrova libero per le strade. È un segno, perché è qui che la prima comunità si sposterà per proseguire l’evangelizzazione e continuare a crescere. Appena i discepoli vedono che Pietro torna con le sue gambe, comprendono che la Parola è superiore alle catene del male. Questo immette nuova linfa nell’albero che genera alla vita i seguaci di Gesù.

Così la parola di Dio si diffonde per le città e i credenti si moltiplicano. Anche la comunità di Antiochia è toccata da questo prodigio. Mentre i discepoli sono riuniti in preghiera, la voce dello Spirito Santo li raggiunge e dice loro: «Riservate per me Barnaba e Saulo». Da qui avranno inizio i viaggi missionari di Paolo. Non si tratta di un’iniziativa personale, ma di ispirazione divina: lo Spirito vuole che la comunità cristiana si apra al mondo intero. La Parola e la comunità da questo momento saranno indissolubilmente legate: l’una sarà forza e sostegno all’altra.

Testo di Antonella Anghinoni Biblista

 

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