Credere n.5 - 5 maggio 2013
Pregando con il parroco del mondo
Ogni giorno il Pontefice celebra la Messa a Santa Marta con operai, impiegati del Vaticano e alcuni amici. Nelle omelie una…
L'angelo dei bambini
Domenica 5 maggio si celebra la XVII Giornata dei bambini vittime della violenza e della pedofilia. Don Fortunato Di Noto,…
Devozioni popolari oltre il folclore
Parla monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, autore di un recente richiamo alle confraternite: «La religiosità …
Come fa Gesù a sentirmi in cielo?
Gesù riesce ad ascoltarmi anche se il cielo è lontanissimo?
Paolo Deriso ad Atene
L'apostolo si adopera per diffondere la Buona Novella predicando nelle piazze. I filosofi lo invitano a parlare in consiglio,…
Preghiera e rivoluzione
Inizia il mese mariano: gli scrittori alle prese con la novità dei messaggi testimoniati dalla Madonna.
La lettera e lo spirito
Preghiera e rivoluzione
L'Ave Maria, una preghiera da rivoluzionari? Eppure, a ben pensarci, quel saluto latino ha sempre accompagnato ben altri nomi: Ave Caesar! Il saluto all’imperatore. Oggi la tomba di Giulio Cesare è un mucchio di pietre, mentre milioni di persone continuano a omaggiare una donna del popolo ebraico. I templi romani sono rovine, i santuari mariani continuano a sorgere. Perché il conquistatore è morto, mentre la Madre continua a parlare al suo popolo.
Che le apparizioni non siano cosa da creduloni, lo confermano penne insospettabili. Prendiamo lo scrittore Huysmans, uno che ha influenzato Oscar Wilde e il nostro Gabriele D’Annunzio, per poi convertirsi alla fede cattolica: a Lourdes dedicò un intero saggio. Esteta e dandy, amante della bellezza sopra ogni altra cosa, si lasciò interpellare da una fede che non teme la bruttezza, la malattia, la deformità , il grottesco... sia del corpo come dello spirito. È invece la fede più normale a colpire un altro scrittore, Franz Werfel, che annota: «Tutte le donne di Lourdes portano, dovunque vadano, il rosario con loro.È il fedele attrezzo della loro devozione. Una preghiera a mani vuote non sarebbe una preghiera, per loro. Il recitare il rosario è una specie di lavoro manuale celeste; un invisibile cucire o lavorare a maglia o ricamare». Werfel cristiano non è, è ebreo. Eppure a Lourdes ha dedicato un lungo romanzo, in adempimento a un voto, perché il santuario lo aveva protetto dalla furia nazista.
E prendiamo un terzo nome, Léon Bloy: quanto di più distante dall’immagine del melenso “buonistaâ€, uno che invocava «il cattolicesimo o la dinamite», una fede radicalmente rivoluzionaria. La sua Vergine è quella dell’apparizione di La Salette. Il messaggio di questa Maria non potrebbe essere più attuale: una Regina che non disdegna di parlare in dialetto, che raccomanda le preghiere mattina e sera, la Messa e il riposo domenicale come antidoto all’idolatria del lavoro, che mette in guardia il clero contro l’avidità .
Le folle di Lourdesdi Joris - Karl Huysmans |
Il canto di Bernadettedi Franz Werfel |
Il miracolo di La Salettedi Léon Bloy |
Un viaggio a Lourdesdi Mario Soldati |
A cura di Paolo Pegoraro