Credere n.6 - 12/05/2013
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PERCHÉ GESÙ STAVA CON I PECCATORI?
"Nonno, ma perché Gesù, che è il più buono tra i buoni, stava sempre in mezzo ai peccatori?"
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Il 12 maggio è l’Ascensione: Gesù torna in cielo con il suo corpo. Attenzione a una fede astratta e alle false spiritualità ...
Nonno, mi spieghi...
PERCHÉ GESÙ STAVA CON I PECCATORI?
Nonno, ma perché Gesù, che è il più buono tra i buoni, stava sempre in mezzo ai peccatori?
Questa cosa proprio non mi torna… E meno male, mi vien subito da dire! Hai mai pensato al fatto che noi ci sentiamo sempre buoni, bravi, forti, e che i peccatori e i cattivi sono sempre gli altri, ai nostri occhi? È una tendenza che in tanti anni di vita ho riscontrato in quasi tutti. I Vangeli delle domeniche di Pasqua, invece, ci mostrano un’altra realtà .
I peccatori, quelli che rinnegano Gesù, che non riescono a seguirlo perché sono deboli, che lo tradiscono e lo abbandonano, sono quelli più vicini a lui. Sono i suoi discepoli. Ma la buona notizia che la Pasqua ci annuncia non sta nei meriti o nella coerenza morale dei seguaci di Gesù, quanto nel fatto che Gesù è vivo, che è presente, e ritorna sempre da quei poveri peccatori!
La grande notizia è che la Chiesa è di Cristo, è lui che la sostiene e continua a edificarla. Questa è l’unica vera buona notizia di Pasqua.
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Però, nonno, a scuola tanti miei compagni, e anche alcune maestre, parlano male della Chiesa e dei preti. Che cosa gli posso rispondere?
Mi vengono in mente due immagini che rendono bene l’idea, e che potresti comunicare a chi ti parla male della Chiesa. La prima immagine è quella della mamma. I figli sono quelli che conoscono meglio tutte le caratteristiche buone e belle della loro mamma.
Allo stesso tempo però, standole molto vicino, conoscono a menadito anche tutti i suoi difetti, le sue difficoltà . Però la mamma è sempre la mamma, e non si mette in discussione. Pensa che anche in carcere, tra i carcerati, guai a chi tocca la mamma! Può anche essere stata una madre pessima, ma nessuno la deve toccare. Mai. Questo paragone è importantissimo per capire il nostro rapporto con la Chiesa: è una mamma per noi, oppure è una semplice associazione, come il club di calcio, la piscina o i gruppi del doposcuola? Magari in chiesa ci vai volentieri perché all’oratorio hai tanti amici, ma è davvero tutto qui? No. C’è molto di più. Forse chi ne parla male lo fa perché non la conosce, non la ama, o non si rende conto dei doni smisurati che la Chiesa ci ha fatto. Con il Battesimo e tutti gli altri sacramenti, la Chiesa come una madre ci nutre, rendendoci capaci di amare e di vivere una vita piena, gioiosa, grande, e un domani la vita eterna insieme con Gesù. Tutto questo non ha prezzo, e va amato e custodito a prescindere dalle “smagliature†e dalle “rughe†che singoli uomini di Chiesa possono avere.
La seconda immagine che aiuta a capire meglio cos’è la Chiesa è quella della luna. Neil Armstrong, l’astronauta americano che il 20 luglio 1969 mise per primo un piede sul nostro satellite, si trovò davanti semplicemente una distesa di polvere e sassi. Eppure quel grosso e polveroso sasso grigio, quando riflette il sole, è capace di dare luce alle notti più buie. Quando c’è la luna piena in cielo, c’è un chiarore notturno meraviglioso, che rende possibile vedere, orientarsi e camminare. La Chiesa è un po’ così. Se la guardi troppo da vicino vedrai solamente polvere e sassi, ma se la guardi dalla giusta distanza e vedi il sole che la illumina, questa luna è capace di indicarti la via.
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INVIATE LE DOMANDE DEI VOSTRI RAGAZZI A nonnomispieghi.credere@stpauls.it
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Testo di padre Maurizio Botta, don Andrea Lonardo, Alessandro Franchi, Ufficio catechistico diocesi di Roma Disegni Plum