N. 6 12 maggio 2013
Gilberto Borghi: il libro

Un Dio inutile, ossia gratuito

«Un Dio inutile»: è il titolo del libro nel quale il professor Gilberto Borghi raccoglie alcuni dei post che ha pubblicato…

Il testimone

Che guaio, ho conosciuto don Pablo

A dirlo è Juan Manuel Cotelo, regista del film L’ultima cima, dedicato al sacerdote spagnolo morto in montagna a 42 anni.…

La storia

Mamma Zaira e i suoi 30 figli

Oggi ha 85 anni, ma fin da giovane, a Nomadelfia, ha preso con sé bambini orfani e senza famiglia. Nella sua vita maternità…

Intervista

Nel mondo digitale da testimoni

Il 12 maggio si celebra la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana,…

Nonno, mi spieghi...

PERCHÉ GESÙ STAVA CON I PECCATORI?

"Nonno, ma perché Gesù, che è il più buono tra i buoni, stava sempre in mezzo ai peccatori?"

La lettera e lo spirito

A MISURA D’UOMO

Il 12 maggio è l’Ascensione: Gesù torna in cielo con il suo corpo. Attenzione a una fede astratta e alle false spiritualità...

Per una lettura completa...

Il ritratto

Don Zeno, un profeta dei nostri tempi

Don Zeno SaltiniDon Zeno Saltini nasce a Fossoli (Modena) nel 1900. A 14 anni va in conflitto con  la scuola, che ritiene nozionistica e poco concreta, e abbandona gli studi. A 20 anni, durante il servizio militare, litiga aspramente con un commilitone anarchico, che accusa i cristiani di predicare bene ma di razzolare male. Entra in crisi, sente che la società per sopravvivere ha bisogno di un nuovo tipo di civiltà fondata sull’amore. A 29 anni, dopo gli studi giuridici, entra in seminario. È ordinato sacerdote l’anno successivo. Subito dopo accoglie un giovane ex carcerato, Barile, da cui parte l’Opera Piccoli Apostoli, che poi prenderà il nome di Nomadelfia. Nel ’52 viene allontanato dalla comunità, ufficialmente per cause legate ai debiti contratti per sostenere la comunità. L’anno successivo ottiene la riduzione allo stato laicale “pro gratia”. Nove anni dopo riprende il ministero sacerdotale. Muore il 15 gennaio 1981. Enzo Biagi, suo amico fraterno, lo ha annoverato tra i grandi “rivoluzionari” del suo tempo, insieme a don Primo Mazzolari e a don Lorenzo Milani.


Foto Comunità di Nomadelfia

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